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Ten Hag lo panchina per "motivi disciplinari", entra e segna: la risposta di Rashford

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Nel giorno in cui Cristiano Ronaldo dice addio all'Europa calcistica, e a parte della sua carriera, il Manchester United, sua ultima squadra, vince in trasferta contro i Wolves, avvicinandosi al Newcastle e mantenendo il quarto posto in Premier League.

I Red Devils conquistano la terza vittoria consecutiva dopo quelle contro Fulham e Nottingham Forest: ma non è tanto questo il punto.

Se c'è un giocatore che si è esaltato più tra tutti nella difficile situazione relativa a Cristiano Ronaldo e al suo ultimo periodo in Inghilterra, quello è senza alcun dubbio Marcus Rashford. E non è una novità.

Tanto che, dopo le buone prove ai Mondiali in Qatar con la Nazionale inglese di Gary Southgate, squadre come il PSG hanno messo gli occhi su di lui, trovando l'opposizione dello United che, come raccontato da Sky Sport UK negli scorsi giorni, avrebbe attivato la clausola per il rinnovo automatico del suo contratto, che da giugno 2023 sarebbe passato a giugno 2024.

Non basta, per descrivere il momento di Rashford: non basta perché prima della sfida contro i Wolves in molti sono rimasti stupidi per le scelte di Erik Ten Hag, che ha deciso di panchinare l'attaccante. Alla base della scelta, "motivi disciplinari", disciplinati da regole interne.

"Sì, sono le regole della squadra: ho fatto un errore e capisco la decisione", ha spiegato lo stesso giocatore.

Qual è il punto, quindi? Che i Wolves di Julen Lopetegui hanno messo più volte in difficoltà i Red Devils, costringendo David De Gea a superarsi con parate straordinarie. Ma all'intervallo succede qualcosa.

Ten Hag fa entrare Rashford e la partita cambia, tanto che al 76' l'inglese chiede una triangolazione a Bruno Fernandes che lo accontenta, mettendolo a tu per tu con José Sà: all'attaccante basta scagliare, poi, il destro e spedire la palla in rete per lo 0-1.

Pochi minuti più tardi arriva anche lo 0-2, con un'imbucata di Rashford che si conclude con un rimpallo a suo favore: la deviazione decisiva, per il VAR, è di braccio, però. Lo 0-1, comunque, porta la sua firma: la sesta in campionato. Dalla panchina al goal. L'ennesima risposta dell'inglese che si è ripreso quanto atteso a inizio carriera.

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