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Tammy Abraham Thomas Tuchel Chelsea GFXGetty Images

Chi è Tammy Abraham, il 'nove' per la Roma: dall'esplosione al dimenticatoio al Chelsea

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Il dopo Dzeko si chiama Tammy Abraham. Il giocatore del Chelsea sarà il nuovo centravanti della Roma, che ha puntato decisa su di lui per raccogliere l'eredità del bosniaco, passato all'Inter. Merito anche della preferenza di José Mourinho, che l'ha messo in cima alla lista dei rinforzi per averlo già visto all'opera nelle giovanili del Chelsea nella seconda avventura fino al 2015.

Abraham, origine nigeriane da parte di padre, nasce a Londra (precisamente a Camberwell, nella zona sud) nel 1997 e realizza tutta la trafila delle giovanili del club di Abramovich. Dal 2014 al 2016 conquista due Youth League con il Chelsea (accanto a Mason Mount e Fikayo Tomori) e si mette in mostra per le sue caratteristiche da centravanti all'occorrenza disponibile a spostarsi sulla fascia, abbinando tecnica, rapidità e reattività.

Con la maglia dei Blues esordisce in Premier League, a 18 anni, nel maggio 2016 con Hiddink in panchina. Dopo averlo fatto debuttare in prima squadra, il Chelsea lo gira in prestito al Bristol City. In Championship compie un'ottima stagione con 48 presenze e 26 reti. Altra giostra, altro giro per Abraham: passaggio allo Swansea in Premier League, meno goal, ma esperienza comunque positiva: 39 presenze e 8 reti.

Tammy Abraham Chelsea 2019-20Getty Images

Ancora un'esperienza in prestito, questa volta all' Aston Villa: 26 reti, una grande stagione culminata con la promozione in Premier League ai danni del Derby County di Frank Lampard, un personaggio che da lì a poco incontrerà a breve. La stagione finisce così bene che al Chelsea valutano se tenerlo in prima squadra o mandarlo in prestito.

Le parole di Mourinho, uno dei personaggi più influenti della storia del Chelsea, giocano un ruolo importante nella conferma di Abraham. In un'intervsta del 2019, Mou spende parole dolci nei confronti della punta.

"Vuoi un giovane attaccante? C'è Tammy Abraham! Conosce il club ed è cresciuto qui. È pronto. Il Chelsea è stato criticato molte volte per i tanti giocatori in prestito, ma ora è arrivato il momento di farli giocare, hanno tante soluzioni come pochi altri".

A Stamford Bridge prendono bene le parole di Mou e, dopo l'ottima stagione, Abraham rimane al Chelsea in pianta stabile. L’avventura non comincia bene, con il rigore decisivo sbagliato nella Supercoppa Europea contro il Liverpool. Lo accusano di essere arrogante e lo insultano anche pesantemente. Lampard, però, tira dritto e continua a dargli fiducia.

La sua prima stagione da titolare con la maglia dei Blues è ottima nel complesso: 48 presenze e 18 reti. La stagione appena passata, però, non è il massimo: parte ancora bene, ma poi Lampard viene esonerato e con l'arrivo di Tuchel lo spazio diminuisce (diventa terza punta dietro Werner e Giroud), ma comunque la stagione finisce in trionfo con il Chelsea che vince la Champions League, anche se Abraham vede la finale dalla tribuna.

Il rapporto con Tuchel è davvero ai minimi termini, tanto che l'attuale fidanzata di Abraham, su Instagram, ha pubblicato, dopo la finale persa contro il Leicester in Fa Cup, una storia su Instagram decisamente pepata in cui accusava il tecnico tedesco di prendere in giro il proprio fidanzato.

"Come diavolo si fa a prendere la decisione di lasciare il tuo miglior marcatore fuori dai convocati per la finale? Addirittura la stessa persona che ha segnato alcuni dei gol che ti hanno dato la possibilità di giocarti il trofeo. Non riesco a capire che senso abbia. Nemmeno la panchina? Mi state prendendo in giro!".

Un attacco bello e buono, poi cancellato, ma che ha fatto in tempo a circolare, creando ancora di più attriti tra Abraham e Tuchel.

Abraham, comunque, termina in doppia cifra con 32 presenze e 12 reti. Con l'arrivo di Romelu Lukaku a Stamford Bridge, però, lo spazio era destinato ancora a ridursi. Dunque, è arrivato il tempo di fare le valigie per una nuova avventura, questa volta lontano dall'Inghilterra. Alla Roma, con il suo primo sponsor José Mourinho. 

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