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Svizzera-Camerun, Embolo segna contro il suo paese d’origine: non esulta

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Segnare un goal al Mondiale e e non esultare, un’immagine forte e rara da vedere. Nessuno però si è sorpreso nel vedere Breel Embolo fermo, quasi commosso, dentro l’area dopo aver segnato in Svizzera-Camerun.

Breel aveva infatti solo 6 anni quando ha lasciato il Camerun - è nato a Yaoundé, la capitale - per trasferirsi in Svizzera con la mamma e con il fratello. Papà aveva lasciato la famiglia quando era ancora piccolo.

A Basilea il classe 1997 ha costruito la sua vita e nel 2014 è diventato a tutti gli effetti un cittadino elvetico. Da quell’anno ha iniziato a vestire la maglia della Nati con più frequenza, arrivando in nazionale maggiore solo l’anno dopo, ancora 18enne.

“Della mia terra d’origine mi ricordo poco, ma sono ancora in contatto con famiglia e amici. Quando però torno a casa è come se conoscessi tutto. Papà vive ancora lì. Oggi mi sento svizzero almeno al 60-70%, sicuramente più di quanto mi senta camerunense,qui mi sono sentito il benvenuto”, ha raccontato a Bundesliga.com.

Il destino lo ha portato a segnare il suo primo goal ad un Mondiale proprio contro il Camerun. Non se l’è sentita, però, di festeggiarlo. Ha alzato le mani, quasi a chiedere scusa. Si è commosso. Anche se oggi chiama “casa” la Svizzera, non può scordare le radici camerunensi della sua famiglia.

La nazionale africana lo aveva corteggiato, ma la scelta di Embolo è stata da subito la Svizzera. L’attaccante oggi in forza al Monaco, dopo un passato tra Basilea, Schalke 04 e Borussia Mönchengladbach, ha già oltre 50 presenze con la Nati, pur essendo stato fermo per un anno e mezzo tra il 2014 e il 2016 per un grave infortunio.

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