La Sampdoria che perde all'Allianz Stadium contro la Juventus è una squadra con carattere: tanto, ma tanto carattere.
Un po' come il suo allenatore, Dejan Stankovic, che nonostante le difficoltà affrontate a livello sportivo e societario sta cercando di rialzare la testa, in una delle stagioni più difficili dell'intera storia blucerchiata.
Intervenuto ai microfoni di DAZN, Stankovic si è sfogato: il tema principale del discorso è il tocco con il braccio di Rabiot in occasione del 3-2,
"Dai...dai. E' braccio netto, si vede il bicipite come si muove. Io ho perso la partita: su un tocco di braccio di Manolo Gabbiadini che è caduto mi hanno annullato un goal al 96' a Empoli. Per cosa? Per niente".
Stankovic ha analizzato la dinamica dell'azione parlando anche e soprattutto della sua posizione: di rispetto a priori, ma riflettendo poi sul resto.
"Io parto sempre dal presupposto che forse la perdevo la partita, ma fammi tenere il 2-2 finché si può. Ma si vedeva: l'abbiamo guardata dal nostro tablet, era molto chiara, ci siamo trattenuti. Ok, si va avanti: io mi fido, non c'è problema. Fino a un certo punto però si accetta: ma non voglio passare per stupido".
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