In ogni squadra che si rispetti, c'è sempre la cosiddetta 'spina dorsale' su cui ogni allenatore si basa per fare la formazione e, nel caso dell'Inter, è ben delineata la sua struttura.
Un uomo per ogni reparto: Handanovic in porta, De Vrij in difesa, Lukaku in attacco. E a centrocampo? Un nome, su tutti, domina incontrastato nel computo dei minuti giocati: Nicolò Barella.
La mezzala sarda è l'insostituibile di Conte sulla linea mediana: finora le ha giocate tutte (unico insieme a Lautaro), 23 su 23, partendo dalla panchina soltanto in tre occasioni e risultando pure decisivo. Come avvenuto al 'Ferraris' contro il Genoa dove, con il suo assist, ha permesso a Lukaku di sbloccare un incontro rognoso.
Tra i giocatori nerazzurri di movimento, Barella è secondo nella classifica di coloro che hanno giocato più minuti in stagione: davanti a lui vi è il solo De Vrij che, con appena 1' in più (1816 vs 1815), può vantare la palma di giocatore più impiegato da Conte (escludendo Handanovic, ovviamente).
A centrocampo, però, non c'è storia: l'ex Cagliari è il leader assoluto con addirittura 376' di vantaggio sull'immediato 'inseguitore' Brozovic che, ad onor del vero, ha dovuto combattere anche il Covid-19 dopo il contagio avvenuto durante un ritiro con la Croazia.
Ma Barella non è solo corsa e morsi alle caviglie degli avversari: stagione impreziosita dal gran goal segnato alla sua vecchia squadra alla 'Sardegna Arena' e da ben cinque assist, di cui uno stupendo - col tacco e al volo - a Madrid nella sfortunata sfida di Champions League persa contro il Real di Zidane.
Il bilancio migliora ulteriormente con l'aggiunta dell'incornata vincente in terzo tempo che ha trafitto al cuore l'Olanda in quel di Amsterdam, nonostante questo non sia esattamente il pezzo forte del suo repertorio.
A San Siro contro la Juventus, l'Inter avrà disperato bisogno di carica agonistica da sprigionare su ogni pallone per rispedire i bianconeri a -7 in classifica. Come potrà riuscirci Conte? Con Barella titolare, naturalmente.


