È arrivato l'annuncio dell'accordo raggiunto tra dodici top club europei per la nascita della Superlega indipendente dall'UEFA. Il novero delle società fondatrici è composto da tre italiane, Juventus, Inter e Milan; sei inglesi, Manchester United, Manchester City, Arsenal, Tottenham, Chelsea e Liverpool; e tre spagnole, Real Madrid, Barcellona e Atletico Madrid.
Le notizie hanno inevitabilmente fatto scattare ogni allarme possibile in casa UEFA, a poche ore dalla riunione dell'Esecutivo chiamato a ratificare la nuova struttura della Champions League e il format delle competizioni UEFA per club a partire dalla stagione 2024/2025.
L'UEFA e le leghe europee hanno confermato ufficialmente, attraverso un comunicato congiunto, di essere pronte a sanzionare tutte le squadre coinvolte nel progetto Superlega con l'esclusione dai campionati nazionali, dalle competizioni europee e mondiali, con il divieto per i giocatori di tali club anche di giocare con le proprie nazionali. Una vera e propria dichiarazione di guerra ai club coinvolti.
"L'UEFA, la Football Association inglese e la Premier League, la Federazione spagnola (RFEF) e LaLiga, la FIGC e la Lega Serie A - si legge nella nota diramata da Nyon - hanno appareso che alcuni club inglesi, spagnoli e italiani potrebbero essere in procinto di annunciare la creazione di una così detta Superlega. Se ciò dovesse accadere vogliamo ribadire che l'UEFA, la Football Association inglese, la RFEF e la FIGC, la Premier League, LaLiga e la Lega Serie A ma anche la FIFA e tutte le nostre associazioni membre resterebbero unire nel nostro tentativo di fermare questo progetto cinico, un progetto fondato sugli interessi personali di pochi club in un momento in cui la società ha bisogno di solidarietà più che mai".
"Prenderemo in considerazione tutte le misure possibili per noi, sia a livello giudiziario che sportivo, per impedire che ciò possa accadere. Il calcio è basato sulla competizione aperta e i meriti sportivi: non può essere altrimenti. Come annunciato precedentemente dalla FIFA e dalle sei federazioni, i club interessati sarebbero squalificati da ogni competizione nazionale, europea e mondiale e ai loro giocatori verrebbe vietata la possibilità di rappresentare le loro squadre nazionali. Ringraziamo quei paesi, specialmente i club francesi e tedeschi, che hanno rifiutato di firmare quest'accordo".
La prima lega a prendere le distanze e a censurare la nascita di una Superlega era stata la Premier League, che con un comunicato ufficiale ha "condannato ogni proposta che attacca i principi di aperta competizione e merito sportivo che è il cuore dei campionati nazionali ed europei. I tifosi di ogni club in Inghilterra e in Europa possono sognare che la loro squadra possa arrivare in cima e giocare contro le migliori. Crediamo che il concetto di una Superlega Europea distruggerebbe questo sogno".
"La Superlega - si legge nella nota diramata dalla lega inglese - diminuirebbe il fascino del gioco e ha un impatto profondamente danneggiante sulle prospettive immediate e future della Premier League e dei suoi club".
Anche la FIFA ha preso le distanze dalla scelta della creazione della Superlega.
"Viste le varie richieste dei media, la FIFA vuole chiarire che si schiera dalla parte della solidarietà e dell’equità nel calcio, con un modello che permetta la redistribuzione a livello globale delle risorse, visto che lo sviluppo è il primo obbiettivo della FIFA.
Nella nostra visione, in accordo al nostro statuto, ogni competizione nazionale, regionale o globale, deve essere basata su solidarietà, inclusione, integrità ed equità. Gli organi governativi del calcio dovrebbero assicurarsi che ciò rimanga.
La FIFA esprime il suo disappunto per la nascita di una lega chiusa che sia fuori dalle strutture.
La FIFA sta dalla parte dell’unità e chiede a tutte le parti di unirsi nel dialogo con calma, equilibrio e nel segno del fair play. La FIFA farà tutto ciò che è necessario per armonizzare il tutto negl interessi del calcio".
