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VAR RoomGetty

Spegne il monitor del VAR per preparare il tè: episodio bizzarro in Premier League egiziana

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Il calcio negli ultimi anni si è trasformato radicalmente, introducendo l'uso della tecnologia, risolvendo parte delle polemiche, ma soprattutto il problema dei possibili errori.

L'implementazione del VAR, da molti inizialmente vista come una rivoluzione drastica, è ormai entrata a far parte del nostro approccio quotidiano al mondo calcistico, tant'è che non ci facciamo quasi più caso.

Episodio dubbio? Check e, semmai, on field review. E via, senza alcun tipo di problema (o quasi, se sorvoliamo sulle polemiche generate da questa o l'altra decisione): ci siamo abituati, e va bene così.

Non mancano, però, le situazioni limite e bizzarre, come quella che è avvenuta in Egitto nel recente passato, raccontata dall'ex arbitro Samir Ousmane.

Nel corso di un match della scorsa edizione della Premier League egiziana, infatti, il monitor del VAR ha smesso di funzionare per 4 minuti, portando il direttore di gara a interrogarsi sui motivi del blocco.

Il retroscena è ai limiti dell'inverosimile: in sala VAR, infatti, qualcuno ha deciso di preparare una tazza di tè, stando al racconto di Ousmane.

"Dopo 4 minuti lo schermo ha ripreso a funzionare e ne è venuto fuori la ragione: uno dei tecnici al VAR aveva staccato la spina per accendere un bollitore e preparare una tazza di tè".

Assurdo? No, è accaduto sul serio: in ogni caso, per questo inconveniente, riportato dall'arbitro al termine della sfida, non sono stati presi provvedimenti.

Il VAR sarà pure entrato nel nostro immaginario collettivo, ma resta ancora spazio per situazioni imprevedibili: tazze di tè comprese.

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