Pubblicità
Pubblicità

Spalletti prova a recuperare Osimhen: "Se dà risposte positive con il Liverpool ci sarà"

Pubblicità

In campionato il Napoli ha ripreso a vincere, nell'ultimo turno, in casa della Lazio: il ritorno in Champions League, però, è un appuntamento da cerchiare sul calendario.

Si gioca al "Maradona" contro il Liverpool: Luciano Spalletti conosce l'importanza della sfida e la presenta in conferenza stampa.

"Il tutore devo portarlo per un mese: mi hanno messo una placca con sette viti. Mi emoziona tantissimo essere al 'luna park del gioco del calcio' perché brillano gli occhi a tutti, con un'atmosfera bellissima. E' un premio al grande campionato che abbiamo fatto l'anno scorso. In Champions una palla morta in un attimo riprende vita e decide la partita: questa è la differenza sostanziale tra le giocate che si vedono in campionato e quelle che si vedono fare in Champions League".

Spalletti ha fatto il punto anche sulle condizioni fisiche dei singoli, Osimhen su tutti.

"Lozano è a disposizione, si è fatto gli accertamenti, Osimhen ieri aveva questo fastidio per cui zero allenamento ieri, allenamento differenziato oggi e allenamento con il gruppo domattina e se la risposta è positiva, domani proverà a calciare e fare qualcosa di più forte, può giocare".

La reazione della formazione dopo il pari contro il Lecce, a detta di Spalletti, è stata importante ben più del risultato.

"Non conoscevamo la reazione della squadra dopo un passaggio quasi a vuoto dopo la non vittoria con il Lecce, ma i calciatori ci hanno dato una prova. Questa squadra farà innamorare il 'Diego Armando Maradona' perché si allenano bene e hanno una passiona sfrenata per questo gioco. Sono convinto che faranno una grande partita. Liverpool favorito del girone? Torniamo in Champions dopo un po' di tempo e troviamo una delle squadre più rappresentative: non bisogna andare in campo con l'idea di raccogliere i complimenti, ma con l'idea di poter vincere la partita".

La partita con il Liverpool sarà un banco di prova importante, ma non mancherà la componente ambientale a supportare gli azzurri.

"Ci sono segnali importanti che gli allenatori più giovani in Italia stanno portando per giocare in maniera più divertente, ma poi quando si gioca contro il Liverpool questo non basta. Loro giocano un calcio totale: si vede ogni cosa che bisognerebbe richiedere alla propria squadra. Non ti permettono di respirare con queste sventagliate che fanno, per poi sfruttare gli spazi. E poi hanno questa convinzione, questa forza di essere una squadra di primo livello. L'entusiasmo di questi giocatori deve prevalere sulle preoccupazioni di giocare questo torneo: dobbiamo essere bravi anche quando non si è belli contro il Liverpool, accettando che siano più bravi di noi in certi momenti. Domani sera l'urlo 'The Champions' lo sentiranno anche da Anfield. Il messaggio di affetto e di amore te lo iniettano dentro senza che tu faccia nulla: dobbiamo lottare in apnea e lucidi a fare giocate ad alta velocità".

Per Spalletti sarà un piacere, a detta sua, confrontarsi con Klopp e incontrare nuovamente sue vecchie conoscenze.

"Sono onorato di sedere nella panchina vicina a quella di Jurgen Klopp perché è un personaggio unico: gli allenatori Top sono quelli a cui fai riferimento quando devi descrivere una filosofia di calcio. Quando parli di 'diventare un allenatore alla Klopp' ti viene difficile pensare di trovare qualcuno che possa assomigliargli. Intanto il cappellino ce l'ho anch'io...Permettetemi di allargare il piacere di rivedere in campo davanti a me Alisson e Salah, che ho avuto la fortuna di allenare alla Roma: quando passò al Liverpool fu uno dei portieri più pagati della storia del calcio. Se si fa un paragone con il calcio giocato Alisson è il centravanti dei portieri. Salah per un recupero di 60 metri su un giocatore l'ho portato in uno schermo in conferenza stampa".
Pubblicità

ENJOYED THIS STORY?

Add GOAL.com as a preferred source on Google to see more of our reporting

0