Pubblicità
Pubblicità
Assogna SpallettiYouTube / Getty

Assogna e la lite con Spalletti: "Messe da parte le regole della buona educazione"

Pubblicità

La vittoria dello Scudetto a Napoli ha aggiunto alla storia calcistica di Luciano Spalletti un capitolo importantissimo e, soprattutto, meritatissimo.

Il suo calcio ha rappresentato gli ultimi decenni, in Serie A, in Italia e non solo: al di là dei singoli momenti, anche quelli un po' complicati.

Uno su tutti il periodo legato agli ultimi anni di attività di Francesco Totti, prima del ritiro: è noto, quanto accaduto. L'esclusione prima della sfida contro il Palermo nel 2016, la freddezza nel rapporto tra il capitano e Spalletti nella stagione successiva.

E la tensione generale: quella raccontata da Paolo Assogna, giornalista di Sky Sport, nel suo libro "Trigoria: la tana dei lupi".

"Gli ultimi mesi di Totti a Trigoria creano tensione e nervosismo generalizzati. Ne paga le conseguenze anche il sottoscritto il giorno dell'addio del Capitano. E' il 28 maggio 2017. A fine partita (Roma-Genoa, 3-2) Spalletti mi punta il dito contro, accusandomi di complotto contro di lui".

Assogna nel suo libro racconta anche l'antefatto: una serie di interviste ai personaggi che hanno caratterizzato la carriera di Totti, compreso Maurizio Costanzo che, chiamato in causa, è entrato "a gamba tesa" schierandosi dalla parte del numero dieci.

"Alla fine del match contro il Genoa Spalletti viene contro di me incolpandomi di aver organizzato l'intervista con premeditazione. Non è un normale tono da critica. Va oltre. Troppo. Io gli rispondo ma rimango calmo. Poi però ci ripenso e vorrei approfondire, ma Strootman mi dà un buon consiglio: 'Non rovinate la festa al Capitano'. Ha ragione, meglio rimandare".

Da quel momento Assogna prova a contattare Spalletti e riesce a fissare un appuntamento con lui.

"Quando arriva, gli apro lo sportello e gli urlo addosso quello che penso, lui risponde a tono. Mettiamo da parte le regole della buona educazione per qualche minuto. Siamo faccia a faccia e nessuno dei due fa un passo indietro. Alla fine se ne va e a me rimane addosso l'amarezza per un attacco immotivato da parte di una persona che ho sempre stimato".
Pubblicità

ENJOYED THIS STORY?

Add GOAL.com as a preferred source on Google to see more of our reporting

0