La Spagna 'stecca' all'esordio a Euro 2020 infrangendosi contro il muro eretto dalla Svezia e in particolare modo contro i guantoni di uno straordinario Robin Olsen. Il portiere scandinavo - il cui cartellino è di proprietà della Roma - ha inscenato una prova 'monstre' sul prato de 'La Cartuja' di Siviglia' confezionando, a suon di interventi prodigiosi, il primo punto per la spedizione 'Blagult'.
Il primo prodigio di serata è arrivato al 16' sul colpo di testa di Dani Olmo, sul quale l'estremo difensore quest'anno in forza all'Everton si è opposto anche in chiusura di prima frazione. Nella finale di gara, precisamente al 91' e al 93', sono arrivate altre due 'pezze' sulla doppia chance di Moreno, a schermare la porta divenuta pressoché inviolabile per le 'Furie Rosse'.
Una grande prova che riscatta un ultimo segmento di carriera avaro di soddisfazioni per il per il portiere classe 1990. Le sue ultime tre stagioni, infatti, sono state scandite da qualche difficoltà di troppo e da una mai trovata costanza di rendimento che lo ha portato a vestire tre casacche diverse in altrettanti campionati.
Nell'estate del 2018 lo sbarco nella capitale dove, in giallorosso, si è reso protagonista di prestazioni altalenanti macchiate dal pesante passivo di 58 goal subiti in 35 apparizioni. L'anno seguente è stato il turno del prestito al Cagliari dove il minutaggio è persino sceso al cospetto della titolarità mai in discussione di Cragno.
Infine, il recente prestito all'Everton alla corte di Carlo Ancelotti dove non è mai stato in grado di scalzare i gradi di numero 1 a Pickford. Vedere per credere le sole 7 presenze in Premier e le 11 complessive in stagione.
Difficile pensare ad un proseguimento della sua avventura Oltremanica. Lo scenario più probabile, a questo punto, sarà quello del rientro alla base a Roma prima che Josè Mourinho possa valutarne il futuro ed eventualmente i margini all'interno della propria rosa.
In attesa di definire il proprio domani calcistico, Olsen si regala dunque una notte da autentico protagonista in terra andalusa, condita da parate importanti e da un senso di leadership che ha trasmesso grande serenità a tutta la squadra. Un buon investimento e un'iniezione di fiducia per lasciarsi alle spalle gli ostacoli e gli stenti delle ultime stagioni.
