Il 22 ottobre il Brighton vive l'ennesimo giorno amaro da quando Graham Potter ha lasciato la panchina: c'è una strana aria, da quelle parti, in effetti. Non è che l'arrivo di Roberto De Zerbi non sia stato digerito bene, anzi: sull'allenatore italiano ci sono buone aspettative, e i tifosi dei Seagulls si ripromettono di aspettarlo. Solo che sì, insomma: se n'è appena andato l'allenatore dei record. Non è facile.
Anche per questo motivo, alla terza sconfitta in cinque partite con De Zerbi in panchina, il Brighton sembra essere troppo in difficoltà per essere un club capace di lottare per le zone europee della classifica, pur avendo perso contro il Manchester City di Pep Guardiola che, dal canto suo, ha provato a rassicurare l'ambiente avversario.
"Siamo stati fortunati: abbiamo giocato contro uno degli avversari più duri che si possono affrontare".
Non esagerava, no: perché, in fondo, al Brighton serviva solo trovare la svolta, che arriva puntualmente quando il destino decide di salire in cattedra, restituendo quella sana dose di simbolismo che nel calcio cambia praticamente tutto.
Contro il Chelsea, contro la squadra di Graham Potter: contro il suo ex allenatore i Seagulls non solo vincono per 4-1 all'AMEX, ma rinascono, ritrovano le certezze che avevano acquisito nel corso degli anni.




Poi un successo contro Wolves e Arsenal, prima della sconfitta contro l'Aston Villa alla vigilia della sosta per i Mondiali: al rientro dalla stessa (dopo un ko in Carabao Cup contro il Charlton), il Brighton torna a vincere in Premier League contro il Southampton, al St. Mary's per 1-3. Al goal di March, bellissmo, De Zerbi esplode.
E' la quarta vittoria nelle ultime cinque di campionato, ma non solo: per la terza trasferta consecutiva il Brighton segna almeno tre reti, segno importante.
E' riuscito a trasmettere il suo calcio, lo ha fatto in tempi rapidi e contro ogni pronostico, soprattutto dopo quell'avvio: insomma, De Zerbi c'è. Il suo Brighton pure e si avvicina alla zona Europa. Dopo due mesi da quel periodo che lo ha visto sprofondare contro il City, per poi rinascere.
