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Mohamed Simakan lors de la rencontre de Bundesliga face au Hertha Berlin, le 25 septembre 2021Alexander Hassenstein/Getty Images

La malattia e la rinascita al RB Lipsia, Simakan a Goal: "Soffri nell'ombra per raggiungere la luce"

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Mohamed Simakan tornerà in campo martedì sera contro il PSG, squadra contro la quale si è messo in mostra, in passato, quando vestiva la maglia dello Strasburgo. Nella sua prima partita al Parc des Princes aveva giocato come terzino, a destra. Qualche mese fa, il suo duello con Kylian Mbappé è rimasto impresso nella mente di tutti: nonostante la sconfitta, il giovane difensore era riuscito a bloccare il nazionale francese.

Martedì sera tornerà sul suo percorso, dopo aver superato la malattia di Osgood-Schlatter, l'inizio al Marsiglia e il ritorno ail dilettantismo, e la rottura del legamento crociato poche settimane dopo aver firmato il suo primo contratto da professionista. Tanti eventi che gli hanno consentito di forgiare la sua mentalità.

Per il suo Red Bull Lipsia sarà molto dura ottenere un risultato al Parc de Princes: Goal lo ha sentito prima della sfida contro il PSG.

"Il mio sorriso? Fa parte di me: è un modo di ringraziare la vita, di ringraziare coloro che mi circondano. Ed è anche un modo per mostrare che la vita a volte è molto difficile, ma che può anche offrirti bei momenti".

"Sono una persona completa, che non sa fingere e quando voglio qualcosa faccio di tutto per ottenerlo. E le difficoltà che ho avuto nel diventare un calciatore professionista mi hanno aiutato a crescere mentalmente, a mettere più intensità in tutto ciò che faccio e ad essere fisicamente pronto".

"Se ho paura di soffrire? La sofferenza è una buona cosa. Certo che all'inizio faccia male, è logico. Ma se la usi bene, sarai sempre ricompensato. Puoi soffrire e vivere il momento peggiore della tua vita, ma se accetti la sofferenza, la luce tornerà. Mi sono sempre detto: "soffri nell'ombra, per raggiungere la luce". È una frase che è radicata in me".

"Il Lipsia è si è fatto avanti quando mi sono infortunato (a gennaio). Davvero non me lo aspettavo, e mi dimostra che mi vogliono davvero. L'allenatore e il direttore sportivo hanno anche sottolineato tutto ciò che c'era di buono nel mio gioco, tutto ciò che doveva essere migliorato, su cosa avremmo lavorato individualmente, le tattiche che avremmo messo in atto. Mi sono stati presentati anche tutti gli strumenti che avrebbero potuto aiutarmi a migliorare, ad esempio le strutture. Tutto questo è un insieme di cose che non mi hanno mai fatto esitare a venire qui. Ed è un progetto che mi sta benissimo, con un gruppo di giovani che stanno lottando e che devono dimostrare di avere un futuro, e questo ovviamente ci dà più responsabilità".

"Il duello con Mbappé? Era una partita con lo Strasburgo e abbiamo perso (4-0, 12 dicembre 2020). Ma a un certo punto della partita abbiamo parlato e lui mi ha detto: "Sei sempre dietro di me". Gli ho detto che è normale perché alla minima esitazione potrebbe andare in gol. Voglio dire, è Mbappé! Sappiamo tutti che è un giocatore incredibile, quindi devi stare in guardia per tutta la partita".

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