Pubblicità
Pubblicità
Shakhtar Real Madrid Champions 011220Getty

Shakhtar, l'avversario della Roma: tanta esperienza e tanto Brasile

Pubblicità

Dopo il Braga arriva lo Shakhtar. La Roma trova sulla propria strada in Europa League un’altra compagine allenata da Paulo Fonseca in passato e lo farà negli ottavi di finale del torneo.

L’urna di Nyon non è stata propriamente benevola con i giallorossi, visto che quella ucraina è una squadra che ormai da anni frequenta le massime competizioni europee e tra l’altro con ottimi risultati. Gli uomini guidati da Luis Castro, altro tecnico lusitano succeduto proprio a Fonseca, nel corso di questo torneo hanno affrontato un unico avversario: il Maccabi Tel Aviv superato senza troppi affanni nei sedicesimi di finale (vittoria per 2-0 esterna e 1-0 in Ucraina).

La stagione europea dello Shakhtar era infatti iniziata in Champions League e in quel Gruppo B che ha visto protagonista anche l’Inter. Il cammino nella massima competizione europea si è chiuso quindi nella fase a gironi con un terzo posto nel raggruppamento alle spalle del Real Madrid e con gli stessi punti del Borussia Monchengladbach che si è qualificato secondo: 8 in sei partite frutto di due vittorie, due pareggi (entrambi con l’Inter) e due sconfitte.

In campionato lo Shakhtar è attualmente secondo alle spalle della Dinamo Kiev (34 punti contro 33) ma è l’unica squadra ancora imbattuta nel torneo dopo quindici turni disputati.

Come sempre accaduto nella storia recente del club, la squadra ‘parla’ moltissimo brasiliano. Sono infatti ben ben tredici gli elementi ‘verdeoro’ a disposizione di Castro e molti di loro rappresentano degli autentici punti di forza dell’undici titolare.

Quello disegnato dal tecnico lusitano è una compagine che fa della velocità in attacco la propria arma migliore. Lo Shakhtar solitamente si schiera infatti con un 4-1-4-1 a forte proiezione offensiva nel quale a garantire qualità sono appunto i tanti sudamericani in squadra.

Shakhtar GFX

Tra i pali, il giovane e talentuoso Anatoliy Trubin ha raccolto l’eredità dello storico capitano Pyatov e ormai è da considerarsi a tutti gli effetti il titolare.

La linea a quattro avanti a lui prevede Dodo e Matvienko esterni di destra e sinistra, mentre al centro sono Kryvstsov e Vitao (di solito è affidata a lui la prima costruzione quando si parte dal basso) a comporre la coppia centrale.

Chiavi del centrocampo affidate a Maycon, mentre in attacco, alle spalle di Junior Moraes, punta agile e veloce dall’ottimo furto per il goal, oltre che dalla grande esperienza internazionale, agisce solitamente un quartetto a supporto che prevede Taison e Solomon (che può agire anche a sinistra) chiamati a spingere sugli esterni, mentre in posizione centrale sono Alan Patrick (il più centrocampista del quartetto) e Marlos a garantire qualità.

Un ostacolo quindi non semplice da superare per la Roma. Lo Shakhtar, sebbene abbia probabilmente qualcosa in meno a livello di qualità pura rispetto al passato, resta un avversario che merita grande rispetto e che è assolutamente abituato a giocare su certi palcoscenici.

La gara d’andata si giocherà all’Olimpico il prossimo 11 marzo, mentre quella di ritorno si giocherà in Ucraina il successivo 18 marzo.

Roma e Shakhtar si sono già affrontate in sei occasioni in passato e sempre in Champions League. Il bilancio complessivo sorride agli ucraini che si sono imposti in quattro occasioni a fronte di due affermazioni giallorosse.

Pubblicità

ENJOYED THIS STORY?

Add GOAL.com as a preferred source on Google to see more of our reporting

0