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Graham Potter ChelseaGetty

Crisi Chelsea, lo sfogo di Potter: "Ho ricevuto email con minacce di morte per me i miei figli"

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Le difficoltà vissute dal Chelsea in questa stagione non sono solo cosa nota a tutti, ma anche tema di discussione in Inghilterra: Graham Potter non è riuscito a migliorare il percorso dei Blues, ancora in corsa in Champions League (sconfitti all'andata degli ottavi di finale contro il Borussia Dortmund), ma decimi in Premier e con una sola gara vinta nel 2023 dopo oltre 300 milioni di sterline spesi solo nella sessione di gennaio.

Insomma: tutte le pressioni sono su Potter e sul suo operato e il tecnico ex Brighton non sembra riuscire più a sopportarle, come mostrato in conferenza stampa alla vigilia del match contro il Tottenham.

"Il mondo è duro per tutti. Stiamo attraversando una crisi energetica, una crisi del costo della vita. La gente sciopera a settimane alterne. È un periodo complicato, quindi nessuno vorrebbe sentir di un povero vecchio allenatore di un Premier League".

L'allenatore inglese si è lasciato andare a uno sfogo sincero, di fronte ai giornalisti presenti, parlando anche dell'impatto della situazione sulla sua persona.

"Tuttavia, mi chiedete: 'Quanto è difficile, quanto il momento sia duro', se è bello sentire ciò che si dice. Per quanto io riesca a sopportare, ho ricevuto alcune email non particolarmente carine che augurano la morte a me e ai miei figli. Chiaramente non sono state piacevoli da ricevere. Ma questo è il calcio. Ecco com'è. E la sfida per me è: 'Ok, ora come mi comporto?'. Questo è ciò a cui penso sempre. Più vai in alto, più sale la pressione.

Il Chelsea continuerà a offrire a Potter tutto il supporto di cui ha bisogno, lasciando a lui la decisione sul se coinvolgere o meno la polizia.

"È una sfida: se vai al lavoro e qualcuno e ti insulta, non sarà mai piacevole - ha proseguito il tecnico dei Blues - E non è piacevole venire indicato come il peggiore nella storia del club. Puoi dire: 'Oh, non mi interessa'. Ma sai che stai mentendo: a tutti importa ciò che la gente pensa, perché siamo fatti per essere socialmente connessi".

L'allenatore del Chelsea ha proseguito il suo sfogo in conferenza stampa:

"Vi chiederei di chiedere alla mia famiglia com'è stata la vita per me e per loro. Non è stata affatto piacevole. Capisco che i tifosi tornano a casa infastiditi perché la loro squadra non vince, ma vi assicuro che negli ultimi tre o quattro mesi la mia vita è stata piuttosto nella media, a parte il fatto che sono davvero grato per questa esperienza".

Questo, infine, il messaggio di Potter:

"Il mio messaggio è che si deve prendere la situazione per quello che è, accettare le critiche e prendere atto della posizione in cui ci troviamo, che dovrebbe essere migliore. Bisogna cercare di avere una prospettiva, ma allo stesso tempo accettare le cattive sensazioni. Ecco come dovrebbe essere".
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