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Luca Jovic Fiorentina Basaksehir Conference LeagueGetty

Tre goal in cinque giorni ed esultanza provocatoria: i segnali di vita di Jovic

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Fino al 52' della sfida dell'Artemio Franchi contro l'Inter, Luka Jovic aveva messo a segno 3 goal in 3 mesi con la maglia della Fiorentina: il primo, che aveva illuso tutti di una certa continuità realizzativa, siglato all'esordio in campionato contro la Cremonese, quindi gli altri contro gli Hearts in Conference League.

Tutto questo fino al 52' della gara contro l'Inter: perché in quella girata al volo, in qualche modo, potrebbe esserci la svolta dell'intera stagione dell'attaccante serbo.

L'esultanza provocatoria tradisce un certo moto d'orgoglio che riguarda Jovic e tutto ciò che si è detto di lui in questo inizio della sua esperienza con la maglia viola: spaccata e goal del pari contro il Basaksehir, mano all'orecchio come a dire "ditemi, che non sento".

Stessa storia nel secondo tempo, dopo il colpo di testa che fissa il punteggio sul 2-1: dito diretto all'orecchio destro e sguardo rivolto alla Curva Fiesole. Jovic ha un caratterino, questo si è sempre saputo.

Il momento del serbo, però, si divide in due aspetti e temi: il primo è puramente statistico e riguarda il numero di goal messi a segno, che sono sì 6 in totale con la Fiorentina, ma nello specifico 5 solo nel mese di ottobre, e, per intenderci, 3 in 5 giorni dalla gara con l'Inter a quella contro i turchi in Conference League.

Per intenderci: è il miglior giocatore di una squadra di Serie A per marcature realizzate dall'inizio del mese, considerando tutte le competizioni (a 4 troviamo Simeone, Lautaro Martinez, Dzeko e Rabiot).

L'altro tema è simbolico: dopo l'addio di Dusan Vlahovic a Firenze si è parlato spesso del vuoto lasciato in attacco dal giocatore che adesso veste la maglia della Juventus. Con questo "carico" è arrivato Jovic, chiamato a raccoglierne l'eredità.

Non è una "rinascita", perché è ancora troppo presto per discuterne, ma i segnali sono importanti. "Di vita", verrebbe da aggiungere: per il suo periodo, per la stagione della Fiorentina e per la sua carriera.

Ha già segnato più degli ultimi 3 anni (nello scorso un solo goal con il Real Madrid, 2 stagioni fa 4 goal in Bundesliga con l'Eintracht e 3 stagioni fa, invece, 2 sempre con i Blancos), ma c'è ancora molta strada da fare. E, perché no, esultanze provocatorie da mostrare.

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