
Il Torneo di Viareggio ci ha sempre regalato delle meteore di un certo spessore. Giocatori che hanno incantato in uno dei tornei giovanili più importanti al mondo, prima di perdersi nei meandri della mediocrità. Eppure Sebastian Ribas sembrava avere qualcosa in più. E' vero, lo si dice di tutti, ma con lui c'era motivo di illudersi.
Nel 2006, Ribas aveva vinto da capocannoniere il Viareggio con gli uruguayani della Juventud, battendo clamorosamente in finale la Juventus di Giovinco e Marchisio con un suo goal. Attaccante fisico, ma anche tecnico. Riusciva a fare reparto da solo. Due anni dopo si è ripetuto con la maglia dell'Inter, facendo coppia in attacco con Mario Balotelli. Insieme hanno vinto sia il Torneo di Viareggio che il campionato Primavera, ma la crescita di Ribas in nerazzuro si è fermata lì, senza fare il passo successivo.
Mancini, che a quel tempo guidava l'Inter, gli ha concesso giusto 11 minuti in Coppa Italia contro l'Empoli, nulla di più. Mai una presenza in Serie A, nessun esordio ufficiale tra i grandi, nonostante i numeri fossero dalla sua parte. Una situazione che si è ripetuta anche al Genoa, dopo che Ribas si era consacrato come eroe del Dijon, trascinato alla promozione in Ligue 1 con 23 goal in 38 partite.
L'esplosione in Francia sembrava potesse dargli finalmente lo slancio per una carriera di alto livello, a partire dal ritorno in Serie A con l'approdo al Grifone di Preziosi, che in lui aveva visto l'ennesima scommessa su cui puntare. Una scommessa durata esattamente 6 mesi: da luglio 2011 a gennaio 2012. Nel mezzo, anche in questo caso, zero presenze in Serie A, nemmeno un minuto giocato con la maglia del Genoa.
Da lì in poi è iniziata una serie infinita di prestiti tra Portogallo, Francia, Spagna ed Ecuador, con appena 10 goal segnati in 5 anni. Di fatto è rimasto di proprietà del Genoa fino al 2015, senza mai essere utilizzato fino alla scadenza del suo contratto. Soltanto il ritorno in Sudamerica gli ha ridato un po' di continuità e spessore a livello realizzativo, specialmente al Patronato, dove ha realizzato 13 goal in 25 presenze nel 2018, guadagnandosi la chiamata di club più blasonati come Lanus e Rosario Central, senza riuscire però a riconfermarsi.
In Argentina, comunque, ha trovato la sua dimensione. Dal 2020, l'ormai 35enne Ribas gioca nel Central Cordoba con qualche guizzo e tanti passaggi a vuoto. I tempi in cui era il 'Re del Viareggio' sono finiti da un pezzo. Ma giovani non si rimane per sempre, purtroppo.


