"Prima o poi dovrà fare qualche goal in più: spero il più tardi possibile". Di reti, Stefan Schwoch in Serie B ne ha segnati tanti: anzi, più di tutti, in assoluto, 135. Forse è per questo che ci si rivolge a lui, spesso, per commentare quel che accade tra gli attaccanti della serie cadetta.
Intervenuto nel corso di B Italian, il format sulla Serie BKT ideato da GOAL Italia e Social Media Soccer in onda su Twitch, l'ex attaccante e adesso commentatore tecnico di DAZN, ha fatto una panoramica sugli attuali centravanti della Serie B, e non solo.
"Coda è un attaccante completo, forte: segna e sa lavorare per il compagno di reparto. Brunori o Cheddira? Forse Brunori è più bravo a trovarsi libero in area di rigore: Coda, però, dei tre è più completo. Brunori è proprio un terminale offensivo. Di attaccanti ce ne son tanti che partecipano alla manovra, ma sempre meno di quelli che attaccano la profondità. Il Guardiola-pensiero, quello di partecipare alla manovra, ha tolto un po' alla tendenza di attaccare in profondità".
Schwoch, però, ha un occhio attento anche per i talenti del calcio italiano: Matteo Prati, centrocampista classe 2003 della SPAL, è quello che lo ha colpito di più.
"Se c'è un giocatore che mi ha sorpreso tantissimo è Prati della SPAL: centrocampista che ha delle qualità incredibili, e parliamo di un 2003. Il primo pensiero è la verticalizzazione, ha fatto l'assist per il pari contro il Cagliari, ma in generale tutti passaggi millimetrici. E' un giocatore che secondo me nel giro di un paio d'anni, se non si perde caratterialmente, ma non mi sembra, può fare grandi cose. Non per nulla De Rossi lo ha messo in campo da titolare da diverse partite. Vede la giocata da Serie A. E' fortissimo".
La corsa alla Serie A è aperta: il Frosinone è lanciato e guida la classifica, ma i meriti riguardano la programmazione della società gialloblù che ha deciso di puntare su Fabio Grosso.
"Il Frosinone non ha un distacco che non è incolmabile, ma se dopo un girone d'andata sei ancora in testa, subisci pochi goal, sei una squadra che il goal lo trova quasi sempre se non sempre, i numeri non mentono mai. In questo campionato sono in ritardo il Genoa e il Cagliari: il Genoa con Gila ha trovato una continuità incredibile, il Cagliari con Ranieri è rientrato nei Playoff. Il Frosinone è la squadra che mi ha sorpreso di più per la solidità di squadra. Se è la rivincita Grosso? Tante volte non si ha la pazienza di aspettare: un allenatore non può arrivare e cambiare le cose in due mesi, ma ha bisogno di programmare. Penso che si debba sempre avere un progetto biennale, ovunque: e penso che quest'anno a Frosinone siano contenti del risultato".