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Santiago Munoz NXGN GFXGoal

Santiago Munoz, la stellina del Newcastle che sogna sulla scia del film 'Goal!'

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Come appassionati di calcio, sentiamo costantemente il cliché di "copione imprevedibile" quando una squadra o un giocatore produce qualcosa di inaspettato sul terreno di gioco. Ma quando il Newcastle ha annunciato l'ultimo acquisto nella finestra estiva di quest'anno, c'era la sensazione che questa sceneggiatura fosse stata effettivamente scritta.

Nel 2005, gli appassionati di calcio di tutto il mondo si riversarono nei cinema per guardare il film 'Goal!', a lungo atteso poiché girato in parte negli stadi dal vivo, con la presenza di alcuni dei campioni più in vista del tempo. Beckham, Zidane e Raul sono apparsi con dei camei, ma la star indiscussa era il protagonista, Santiago Munez, interpretato da Kuno Becker.

Il film racconta la storia di questo personaggio che, da giovanissimo, lascia il Messico per emigrare negli Stati Uniti e inseguire il sogno di diventare un calciatore professionista, poi realizzato con l'approdo al Newcastle in Inghilterra. Quindi, quando si è sparsa la voce che i 'Magpies' stessero per acquistare un giovane messicano di nome Santiago Munoz, non sorprende che tutti i social siano andati in crisi per un 19enne diventato famoso ancor prima dello sbarco in Inghilterra.

Il Newcastle ha prelevato Munoz in prestito per 18 mesi con diritto di riscatto dal Santos Laguna e, almeno inizialmente, è stato aggregato alla formazione Under 23. Resta da capire se possa emulare il suo quasi omonimo e diventare uno dei beniamini del tifo di 'St James' Park', ma i segnali finora sono incoraggianti.

Le origini di Munoz e Munez sono, in tutta onestà, abbastanza simili. Entrambe le loro famiglie hanno lasciato il Messico per gli Stati Uniti nella speranza di vivere il 'sogno americano', anche se Munoz è nato a El Paso, in Texas, mentre il personaggio immaginario Munez è stato mostrato mentre attraversava il confine da bambino.

Entrambi hanno iniziato la loro formazione calcistica negli Stati Uniti, con Munoz che ha ottenuto il primo riconoscimento nel 2017 quando ha preso parte al programma 'Allstate Dream Alliance' di Alianza de Futbol, in cui ai giovani della comunità ispanica vengono offerti dei provini nel tentativo di catturare l'occhio degli scout che li osservano. Munoz si è subito messo in luce e il Santos ha agito rapidamente per ingaggiarlo, integrandolo al più presto nel proprio sistema accademico.

Subito è stato paragonato al leggendario attaccante del Santos, Jared Borgetti, in particolare per la sua abilità nei passaggi e nel modo in cui rompeva le linee difensive avversarie. Tuttavia, è diventato presto chiaro che fosse un centravanti molto più completo dell'ex nazionale messicano, con Munoz desideroso di agire più come un trequartista che crea spazio per i suoi compagni di squadra, con la sua eccezionale abilità nel dribbling a differenziarlo da Borgetti.

Più recentemente è stato paragonato all'attuale stella del Messico, Raul Jimenez, per la caratteristica di uscire dall'area per partecipare alla costruzione del gioco e per la precisione dei tiri dalla distanza. 

"L'ho visto dal suo debutto e sembra che abbia giocato in prima squadra per molto tempo" ha detto di Munoz l'allenatore del Messico Under 20, Jaime Lozano, dopo averlo convocato per le qualificazioni pre-olimpiche a marzo. "L'ho seguito ai Mondiali Under 17 ed è stato uno dei migliori".

I Mondiali Under 17 in questione si sono svolti in Brasile nel 2019 e il contributo di Munoz è stato importante: agli ottavi ha siglato 'la rete del torneo' contro il Giappone e per poco non è arrivata la medaglia d'oro, col Messico battuto per 2-1 in finale dai padroni di casa brasiliani. 

"In quell'Under 17 ci sono tanti giocatori bravi, per me è una generazione d'oro" ha detto Munoz a 'ESPN' in una recente intervista. "La gente non deve abbandonare la nave e deve fidarsi di noi. Siamo pronti, bisogna avere fiducia nella nostra crescita".

Non è però scontato che Munoz in futuro giochi con la nazionale maggiore del Messico, nonostante nella 'Tri' ci sia un vuoto generazionale da colmare nei prossimi anni. Essendo nato negli USA, Munoz potrebbe preferire la squadra a stelle e strisce, e le parole rilasciate a 'Futbol Americas' non escludono questa possibilità.

"Non sono sposato con il Messico. La porta è ancora aperta".

Quel dibattito, però, può aspettare. L'unico obiettivo di Munoz al momento è di mettersi alla prova in un nuovo ambiente dopo un'estate piena di sconvolgimenti: già dai primi mesi del 2021 si parlava della possibilità di un addio al Santos Laguna, voci che hanno messo il club in una posizione scomoda. 

Sebbene non volesse perdere un giocatore che aveva esordito a 18 anni nell'ottobre 2020 e aveva fornito tre goal e tre assist nelle sue prime 12 presenze in prima squadra, il Santos era preoccupato di perderlo a costo zero in virtù della scadenza ravvicinata del contratto: alla fine ha accettato l'offerta del Newcastle, che tra un anno e mezzo potrà trasformare il prestito in trasferimento a titolo definitivo.

"Non sono sotto pressione, la mia mentalità è diversa e resto calmo", ha detto Munoz al suo arrivo. "Ho parlato con la gente di Newcastle e non ho scuse: devo lottare per un posto in prima squadra".

Se ciò dovesse verificarsi, ovviamente i riferimenti al film 'Goal!' diverrebbero ancora più comuni. Munoz ha tutte le capacità per diventare una star a pieno titolo: naturalmente seguendo la propria sceneggiatura, senza la necessità di seguirne una diversa.

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