Marco Giampaolo lo conosciamo bene per i risultati ottenuti come allenatore, ma in pochi sanno i particolari degli anni vissuti da giocatore: una carriera più breve del previsto, interrotta a soli 30 anni da un brutto infortunio alla caviglia e susseguitasi tra Giulianova, Gubbio, Licata, Siracusa, Fidelis Andria e Gualdo. Ergo: niente Serie A.
Un sogno che, al contrario, è stato realizzato da suo fratello Federico, centrocampista offensivo di tre anni più giovane e attuale allenatore della squadra Primavera del Bari: due stagioni 'piene' in massima serie, condite da 44 presenze e 4 reti.
La prima ai tempi del Bari nel 1991/92, in un pesante k.o. per 4-1 sul campo del Foggia dei miracoli di Zdenek Zeman, ma è sette anni più tardi che Federico Giampaolo si guadagnò le luci della ribalta.
Tre le marcature con la maglia della Salernitana nel 1998/99, tutte inflitte a big del campionato: Roma, Milan e Inter. Proprio i nerazzurri furono puniti in concomitanza con l'ultima affermazione campana contro questi avversari, un 2-0 datato 11 aprile 1999 in quel dell'Arechi: 1-0 ad opera di David Di Michele, definitivo raddoppio al 90' proprio di Giampaolo con un rasoterra propiziato da un assist di prima intenzione di Marco Di Vaio.
Quello rimarrà l'ultimo goal in Serie A, 'riassaporata' per una sola partita il 28 agosto 2005, quando Federico Giampaolo rimase in panchina durante Ascoli-Milan, uno dei match validi per la prima giornata: a fine mercato si trasferì al Modena e, per lui, le porte della Serie A si chiusero una volta per tutte.
Nel 2010 il ritiro dopo una stagione nell'allora Seconda Divisione col Noicattaro, ultimo capitolo di una carriera che, tra i grandi, si è sviluppata senza grossi clamori: poche soddisfazioni ma buone, l'Inter ne sa qualcosa.
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