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Kevin De Bruyne Romelu Lukaku Mohamed Salah ChelseaGetty/Goal

"Lukaku non era ancora pronto": dentro il sistema dei prestiti del Chelsea

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L'uso dei prestiti da parte del Chelsea è ormai ben noto, con i Blues che hanno attirato sia elogi che critiche per il modo in cui hanno ceduto giocatori ad altri club per brevi periodi negli ultimi anni.

I prestiti hanno permesso al Chelsea di registrare utili netti in termini di commissione di trasferimento nell'estate del 2021, nonostante i Blues abbiano speso 113 milioni di euro per Romelu Lukaku. E ora anche gli altri club, tra cui il Manchester City, stanno seguendo un modello simile.

Certo, non tutto ha funzionato per il meglio, al Chelsea: Kevin De Bruyne, Mohamed Salah e lo stesso Lukaku sono stati ceduti dopo periodi in prestito, diventando alcuni dei migliori giocatori al mondo.

Com'è potuto accadere? Goal ha intervistato in esclusiva Eddie Newton, ex allenatore mente del sistema dei prestiti al Chelsea.

"Penso che per Salah e De Bruyne non si fosse tratatto di una questione di talento, ma di scontro di personalità con Mourinho. Pensavo non potesse funzionare in quel momento. Erano abbastanza bravi, ma l'allenatore non si confrontava con loro: insomma, non avrebbe funzionato", spiega.

"Lukaku non era pronto e non mi interessa quello che dicono gli altri: semplicemente non era pronto per essere il numero 9 del Chelsea. Sarebbe stato paragonato a Didier Drogba e non era giusto per lui. Ha lavorato instancabilmente con Antonio Conte all'Inter fino a quando non ha ottenuto le giuste ricompense per la fatica. Ora è tornato al Chelsea, più maturo", ammette.

Neton ha poi parlato dei momenti in cui un giocatore in prestito dal Chelsea lo ha entusiasmato altrove.

"De Bruyne, Lukaku e Salah hanno tutti giocato partite incredibili in prestito. Ricordo di aver visto Salah contro la Juventus in trasferta con la maglia della Fiorentina: ha segnato un bellissimo gol in contropiede, superando i giocatori e spedendo il pallone nell'angolo in alto. È stato un gol incredibile, davvero incredibile. Ero nel settore dedicato alla Juventus e mi sono quasi alzato e festeggiando".

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