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Saelemaekers MilanGetty Images

Saelemaekers a DAZN: "Per il Pallone d'Oro tra 5 anni scommetto su Maldini o Leao"

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"Dormire è importantissimo. Quanto dormo di pomeriggio? Dipende se ci sono amici connessi alla Playstation: gioco tanto a Warzone. Ci giocano anche Tonali, Maldini: anche Zlatan, ma lui gioca più a Fortnite".

Sorride e scherza Alexis Saelemarkers: lo fa con tranquillità, sapendo di poter fare ancora parecchio per dimostrare il suo valore, in parte già noto. Si siede, comodo, e risponde alle domande di "1 VS 1", format di DAZN.

Guarda '1 VS 1: Alexis Saelemaekers' Su DAZN. Attiva ora

"Per me il calcio è un gioco all'inizio: la gente e i tifosi che vengono allo stadio vengono anche per queste cose, un tunnel è una cosa che fa sempre piacere vedere. Quindi sì, penso che sia importante diversirsi in campo, ma bisogna anche essere professionisti e ascoltare il mister".

Il giocatore belga ha segnato goal importanti con la maglia rossonera, ma solo 5 in tutto nelle 78 partite disputate con il Milan. Aspetto su cui deve lavorare.

"In cosa devo migliorare? Devo far più goal: sto migliorando ogni settimana su quello, so che è importante per aiutare la squadra. Io devo far goal. Cassano diceva 'preferisco più fare assist che fare goal', anche a me piace servire assist, ma capisco anche che se posso fare entrambe le cose è ancora meglio".

Uno dei momenti più importanti dell'esperienza di Saelemaekers al Milan è stato senza dubbio l'abbraccio con Cristiano Ronaldo, il suo idolo, al termine di una delle sfide tra i rossoneri e la Juventus.

"L'abbraccio con Cristiano Ronaldo? Per me una cosa straordinaria: Cristiano Ronaldo mi piace molto e ricevere un abbraccio da un giocatore così è stato in un primo momento strano, perché non ho realizzato direttamente. Quando sono arrivato a casa tutti mi hanno chiesto 'ma come mai ti ha abbracciato così?'. E' una grande persona: se potessi rubargli una qualità? Far goal. Fa goal in ogni partita, per lui sembra troppo facile. E' il mio idolo".

Da sempre indossa la maglia numero 56: portafortuna, come racconta a DAZN.

"Perché ho il 56? Perché è stata la mia prima maglia che ho indossato all'Anderlecht, e penso che mi abbia portato fortuna. Sono molto scaramantico: se c'è qualcosa che penso che funziona la faccio sempre. Non so se l'avete già visto, ma quando entro in campo faccio due salti sul piede destro e poi un piccolo salto con entrambi i piedi".

Ha diversi amici in squadra, ma su due tra loro scommetterebbe come vincitore del Pallone d'Oro tra cinque anni.

"Se qualcuno mi dicesse 'tra cinque anni un giocatore di questa rosa del Milan vincerà il Pallone d'Oro" scommetterei su Maldini o Leao, perché sono fenomeni. Mi piace tanto vederli giocare: chi conosce il calcio sa che hanno tante qualità, magari non sono ancora nel miglior momento della loro vita calcistica, ma tra poco diventeranno ancora più forti. Perché non io? Non posso mai dire di essere più forte di un altro: non mi piace parlare di me stesso. Preferisco che siano gli altri a parlare".
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