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Rui Costa a Goal: "Pirlo? Tutti pensavamo che diventasse un grande allenatore"

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È stato uno dei simboli degli anni '90 e dei primi 2000 in Italia. Con la sua tecnica sopraffina ha dominato la scena con le maglie di Milan e Fiorentina. Poi Rui Costa ha appeso gli scarpini al chiodo divenendo dirigente, seguendo sempre con attenzione però le sue vecchie squadre.

Intervistato da Goal alla Santander Media House di Lisbona, Rui Costa ha fatto il punto sul calcio italiano e in particolare sul Milan. Non solo, considerazioni anche sul connazionale Cristiano Ronaldo, passato alla Juventus nel 2019, e su Leo Messi, accostato in maniera continua all'Inter nelle ultime settimane.

Juventus Campione d'Italia, Inter in finale di Europa League. Il Milan, invece, si è perso per strada:

"Il Milan ha fatto un ottimo ciclo fino a qualche anno fa, ha partecipato a tre finali di Champions League e ne ha vinte due. Poi il club si è perso un po' in Champions League. Il Milan ha fatto degli investimenti e ha avuto drastici cambiamenti nella struttura del club, tutto ciò ha causato questo ciclo. In questo momento, il Milan sta attraversando una fase di crescita e miglioramento. Molti pensavano che il club potesse raggiungere la Champions League già nell'ultima stagione, ma credo che il Milan sia molto vicino a poter partecipare nuovamente alla competizione, una competizione dove il Milan deve sempre essere".

Il portoghese ha giocato al fianco di Andrea Pirlo, che adesso si ritrova allenatore della Juventus.

"Sia io che tutti i nostri compagni credevamo diventasse un allenatore. Pirlo ha una visione straordinaria del calcio. Ci si aspettava che Pirlo, quando ha smesso di giocare, sarebbe diventato un grande allenatore. Entrerà da una porta molto grande. Spero che abbia successo, perché se lo merita. Non posso augurargli tutto il meglio, perché se vince il campionato è segno che il Milan non vincerà (ride ndr). Come suo collega, per la nostra grande amicizia, gli auguro tanto successo. E avrà quel successo, ne sono sicuro".

Cosa manca al calcio italiano per avere la forza del passato a livello europeo? Oggi c'è un chiaro predominio di club inglesi, spagnoli e tedeschi...

"Si è vero, il calcio italiano ha ceduto il passo a Spagna, Inghilterra e Germania. Credo sia dovuto proprio a ragioni del Paese, che ha investito poco nel calcio. L'Italia non ha più quello che ha sempre avuto: i migliori giocatori del mondo, giocatori italiani compresi. Il passaggio di Cristiano Ronaldo alla Juventus è un punto positivo, che potrebbe attrarre altri grandi giocatori. Finché l'Italia non sarà in grado di dominare il mercato, dovrà affrontare difficoltà rispetto agli altri Paesi. Nonostante tutto, recentemente abbiamo avuto l'Atalanta nei quarti di finale di Champions, con un lavoro straordinario, l'Inter era in finale di Europa League… c'è una leggera crescita nel calcio italiano, ma deve essere molto più marcata".

Rui Costa menziona Cristiano Ronaldo, ma ecco cosa pensa del possibile trasferimento di Leo Messi in Italia.

"Non sono nella testa di Messi, figuriamoci in quella del presidente del Barcellona per sapere cosa succederà, parlo solo da tifoso e amante del calcio: credo che la storia di Messi sia così bella dentro il Barcellona da continuare e finire così. È solo la mia opinione personale. La storia tra il Barcellona e Messi finirà così, insieme".

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