Si è ritirato dopo una carriera scintillante. Ora per Ronaldinho, oltre a saltuari incontri benefici o per il suo Barcellona, di cui è ambasciatore nel mondo, si aprono le porte della politica: l'ex Milan, infatti, sarà candidato come senatore alle elezioni del prossimo ottobre in Brasile.
Ronaldinho farà parte del partito Patriota, una formazione di estrema destra che punta all'elezione alla presidenza di Jair Bolsonaro, un discusso ex capitano dell'esercito brasiliano che punta a raccogliere il testimone da
Michel Temer.
Ronaldinho non solo verrà iscritto al partito e sarà candiadato al senato il prossimo marzo, ma si presenterà come rappresentante dello stato di Minas Gerais, sede dell'Atletico Mineiro in cui il vecchio Pallone d'Oro ha giocato tr ail 2012 e il 2014.
Da canto suo Ronaldinho non ha confermato nè smentito, ma in Brasile sono sicuri che il 2018 sarà l'anno del Dinho politico: se il 37enne dovesse essere eletto, incontrerà Romario, anche lui diventato senatore dopo il ritiro dal mondo del calcio.
Nell'ottobre 2010 Romario aveva deciso di candidarsi, venendo eletto deputato in Parlamento alle Elezioni brasiliane nelle file del Partito Socialista Brasiliano: quattro anni dopo la nuova candidatura e l'elezione a senatore in Parlamento alle Elezioni brasiliane, anchq questa volta come esponente del Partito Socialista Brasiliano.
Di certo a 37 anni Ronaldinho dimostra spesso di cavarsela ancora egregiamente col pallone tra i piedi: prossimamente sarà tra l'altro impegnato nel Match della Solidarietà che andrà in scena a Ginevra, con Ancelotti e Deschamps allenatori, Collina arbitro e Figo capitano della squadra avversaria. Nel frattempo calcio e politica si incontrano per l'ennesima volta.
