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Rodrygo Brasil Mundial Qatar 2022Getty Images

Rodrygo prende per mano il Brasile: "Neymar è il mio idolo, mi trasmette fiducia e sicurezza"

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Tra poco più di un mese compirà 22 anni, ma Rodrygo è già uno dei giocatori più importanti al mondo, con una carriera caratterizzata non solo da trofei come la Champions League vinta con il Real Madrid, ma anche da una crescita calcistica non indifferente.

Nasce ala, ha giocato sia a destra che a sinistra: nel Brasile, ai Mondiali in Qatar, Tite lo ha schierato trequartista, al posto dell'infortunato Neymar: anche per questo, in patria, lo chiamano proprio "falso Neymar". Un po' "O'Ney", un po' Rodrygo.

Contro il Camerun, nella sfida persa per 1-0 in pieno recupero per il goal di Aboubakar e valida per l'ultima giornata della fase a gironi, il talento del Real ha giocato tra la mediana e l'attacco, alle spalle di Gabriel Jesus, in attesa del ritorno di Neymar.

"Non so se potrà giocare contro la Corea del Sud, bisogna chiederlo ai medici".

Intervenuto ai microfoni de "La Gazzetta dello Sport", Rodrygo ha parlato proprio dell'eredità calcistica di Neymar e della sua crescita sportiva.

"Neymar mi ha trasmesso tanta fiducia prima della partita: ha voluto dimostrarmi il suo appoggio. E' un maestro ed è il mio idolo, è un onore per me giocare con lui. A fine gara mi ha fatto i complimenti e mi ha detto di continuare così, nonostante la sconfitta. Mi ha detto di non pensare a quanto successo col Camerun, di lasciarmelo alle spalle e guardare avanti".

Al Real Madrid, poi, ha un altro grande modello: Luka Modric, che negli anni ha cambiato posizione.

"A Madrid parliamo spesso: gli chiedo consigli e osservo il suo modo di muoversi. Ha arretrato un po' il suo campo d'azione, ma è un giocatore sul quale mi fisso parecchio, un punto di riferimento".

Per il Brasile, adesso, e come accennato da Rodrygo, l'ostacolo si chiama Corea del Sud agli ottavi di finale.

"La sconfitta contro il Camerun ha un'interpretazione positiva: ci mette in guardia e ci serve da lezione. E' un bene che sia successo in una gara che contava relativamente. Con la Corea sarà una partita molto difficile. A giugno li abbiamo affrontati in amichevole ed è finita con una goleada, ma la partita è stata più difficile di quanto dica il risultato".
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