Dal 21 maggio sono passati diversi mesi: un'eternità, come quella trascorsa senza vedere Josip Ilicic in campo, prima di quell'Atalanta-Empoli. Coi tifosi nerazzurri in piedi, a emozionarsi.
Lo sloveno è speciale: lo è perché ha dei colpi che raramente si son visti nel calcio, se non a quegli interpreti qualitativamente superiori.
Ed è per questo che quella sera del 21 maggio ha segnato uno spartiacque nel cuore di tutti, caratterizzato dal dubbio sul prosieguo della carriera di Ilicic. Che c'è, esiste: continua.
A inizio ottobre è tornato al Maribor, il club che lo ha fatto esplodere, prima del trasferimento al Palermo e del suo arrivo in Italia: è un passo importante, dopo la depressione e tutti i relativi problemi.
Ed è arrivato il momento di rinascere: la data che Josip ricorderà sempre è quella del 6 novembre. La partita, invece, Maribor-Mura, terminata 5-1.
Al 77' entra al posto di Alijax Antolin, nel finale entra in area, gioca con il pallone con il tacco, poi fa venire il mal di testa a un avversario, che lo stende causando un rigore.
Dal dischetto va proprio l'ex Atalanta e Fiorentina che conclude a rete, allargando le braccia. Chiude gli occhi, poi li alza al cielo, venendo travolto dai compagni. Ilicic è tornato.
