Mario Fernandes RussiaGetty

Dal ritiro al dietrofront: Mario Fernandes ci ripensa e torna a giocare

"Dopo la partita con Rostov partirò per il Brasile. Il mio contratto sarà sospeso": era stato preciso, diretto, chiaro e risoluto Mario Fernandes quando, nel maggio del 2022, ha annunciato che sì, gli scarpini potevano essere appesi al chiodo, dopo una carriera vissuta prevalentemente in Russia.

"Ora è tempo di stare con la famiglia": alla base della sua decisione, presa a 32 anni ancora non compiuti, motivi familiari. Un ritiro anomalo, il suo.

Cresciuto nel Gremio, nel 2012 si è poi trasferito al CSKA Mosca, dove ha trascorso gli ultimi 10 anni di carriera: poi, però, la necessità di stare vicino alla sua famiglia nell'anno della nascita di suo figlio. Almeno finora.

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"Allo stesso tempo, se dopo un certo periodo mi renderò conto di avere ancora le motivazioni per giocare con il CSKA, tornerò e continuerò a giocare per il questo club".

Nella lettera che il difensore brasiliano, naturalizzato russo (con la Russia ha disputato sia i Mondiali del 2018, entrando nella storia siglando una delle reti della sfida dei Quarti di finale con la Croazia, che gli Europei del 2021), ha reso pubblica nel maggio del 2022 apriva una parentesi legata al futuro. Qualora si fosse reso conto di avere ancora delle motivazioni, sarebbe tornato a giocare. E così farà.

Con un post pubblicato sui canali social del CSKA Mosca, il difensore ha annunciato il suo ritorno nel mondo del calcio giocato, proprio nel CSKA.

"Insieme a Mario Ferndandes desideriamo informarvi che Mario ha preso la decisione di riprendere la sua carriera da giocatore: il nostro club non si è opposto al desiderio di Mario di trascorrere un altro anno in Brasile per stare con la moglie e il figlio appena nato".

Fernandes, come comunicato dal club russo, resterà ancora in Brasile, dove giocherà con l'Internacional di Porto Alegre, prima di ritornare in Russia e vestire, nuovamente, la maglia del CSKA.

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