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Zinedine Zidane Real Madrid Liverpool 2020-21Getty Images

Real Madrid 'provinciale' per una notte: il grande lavoro di Zidane

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"Facile vincere con Cristiano Ronaldo", "Non è un grande allenatore ma solo un gestore". O ancora "In Europa non si fa molta strada difendendosi". Tutte teorie rispettabili, certo, spazzate via però dal Real Madrid di Zidane nella notte di Liverpool.

Il tecnico francese, allenatore fin qui sempre troppo e ingiustamente sottovalutato, si è presentato sul prato dell'Anfield in piena emergenza strappando la qualificazione alla semifinale di Champions League. La quarta in cinque stagioni sulla panchina del Real Madrid. Il tutto pochi giorni dopo un tiratissimo Clasico col Barcellona, ovviamente vinto.

L'unica squadra capace di eliminare Zidane nella doppia sfida resta quindi il Manchester City di Guardiola, che l'anno scorso ebbe la meglio sui Blancos agli ottavi di finale. Per il resto, aspettando il Chelsea, nessuno è riuscito a frenare il Real formato Champions di Zizou.

E così, mentre soprattutto in Italia impazza lo scontro tra 'giochisti' e 'risultatisti', la figura di Zidane si staglia imponente grazie alla caratteristica che ogni allenatore dovrebbe possedere: il pragmatismo. Unito a un'intelligenza calcistica con pochi eguali e un carisma da leader naturale che non ha bisogno di alzare la voce per farsi rispettare.

Liverpool Real Madrid Champions LeagueGetty Images

Non hai un terzino destro affidabile? Nessun problema, sposti Valverde sulla fascia ed il gioco è fatto. Ti mancano Varane e Sergio Ramos, entrambi positivi al Covid-19?  Pazienza, fiducia a Nacho e Militao ben coperti da un centrocampo solido e con due esterni che sanno sacrificarsi in fase di ripiegamento.

Quella vista mercoledì sera a Liverpool, certo, non è stata la versione più scintillante del Real Madrid degli ultimi anni ma in certe notti più che allo spettacolo bisogna badere al sodo, come spiegato dallo stesso Zidane al termine della partita.

"Siamo vivi in entrambe le competizioni, ma non abbiamo ancora vinto nulla. Quello che c'è da dire è che siamo ancora qui, tutti insieme. Sapevamo che avremmo sofferto, è un quarto di finale di Champions".

Il Real Madrid però non si è mai disunito, ha difeso con ordine e negli ultimi minuti lo ha fatto pure dentro la sua area di rigore. Senza vergogna e spazzando il pallone quando strettamente necessario. Il tutto con buona pace dei fan della costruzione dal basso ad ogni costo.

Un atteggiamento promosso a pieni voti sugli schermi di 'Sky Sport' da Fabio Capello, altro tecnico che ha sempre anteposto il risultato all'estetica con grande profitto.

"Zidane mi piace tanto, è uno dei miei allenatori preferiti. Vince le partite dopo averle studiate nei dettagli, riesce a organizzare al meglio tutte le mosse tattiche capendo il gioco degli avversari”.

Qualità che gli hanno permesso di restare in corsa per Liga e Champions League alternando bel gioco e pragmatismo, palleggio e difesa bassa. Sognando il quarto trionfo europeo in cinque anni da allenatore. Mica male per un gestore...

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