Harry Kane reports racism to referee during Bulgaria vs England match

Razzismo in Bulgaria-Inghilterra: la gara è stata sospesa momentaneamente per due volte

Ancora razzismo in uno stadio da calcio. Bulgaria-Inghilterra è stata sospesa per qualche minuto a causa di continui cori razzisti provenienti dagli spalti dello Stadion Vasil Levski di Sofia.

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Il tutto è successo nel corso del primo tempo, quando Tyrone Mings e Raheem Sterling sono stati insultati a più riprese da piccoli gruppi di tifosi bulgari.

Come riportato da 'Sky Sports Uk', i due giocatori dell'Inghilterra sono stati apostrofati più volte con il termine 'scimmia', rendendo così necessario l'intervento dei compagni di squadra. In qualità di capitano dei Tre Leoni, Harry Kane ha infatti comunicato all'arbitro la situazione, con il ct Gareth Southgate che ha invece parlato con il quarto uomo.

Come da protocollo UEFA, uno speaker ha poi comunicato a tutto lo stadio che la partita sarebbe stata sospesa nel caso in cui dagli spalti fossero arrivati nuovi insulti. Un annuncio accolto dai fischi dei presenti sulle tribune.

Il capitano della Bulgaria, Ivelin Popov, ha allora chiesto agli steward di far capire ai tifosi la gravità della situazione e di smettere dunque di insultare i colleghi inglesi.

Procedure che hanno poi portato alla ripresa della gara, anche se l'arbitro ha deciso di sospendere l'incontro per una seconda volta a pochi secondi dal termine del primo tempo. Autore del 4-0, Sterling è stato infatti insultato nuovamente.

Un secondo richiamo che avrebbe potuto avere come conseguenza nella ripresa la definitiva sospensione della partita in caso di altro attacco nei confronti dei giocatori in campo.

Uno scenario che non sarebbe dispiaciuto forse a Ian Wright, vista la durezza con la quale la leggenda dell'Arsenal ha commentato l'accaduto a 'ITV'.

"Il fatto è che ci sono gruppi di persone che non hanno rispetto. La UEFA non sta facendo abbastanza. Sono orgoglioso invece di quello che stanno facendo questa sera. Puoi sentirti male fisicamente ma devi continuare a giocare. Quello che invece stiamo vedendo questa sera è che non bisogna farlo. È un giorno terribile per la Bulgaria ma è un grande giorno per la lotta al razzismo. Stiamo vedendo un gruppo di tifosi a cui non importa nulla e che ha bisogno di essere educato. La mia generazione è stata una generazione del 'porgi l'altra guancia', alla Martin Luther King. Questa invece è la generazione del 'combattilo con ogni mezzo necessario', una generazione alla Malcolm X. Ora anche loro [gli organi competenti del mondo del calcio] hanno le loro piattaforme e il protocollo al quale attenersi".
 

Parole alle quali si sono poi aggiunte quelle di un'altra leggenda, questa volta del Manchester United, come Roy Keane.

"Ti senti male allo stomaco quando senti questi cori. È orribile. Mi sento male fisicamente ad ascoltarli".

Al termine della gara, vinta con un netto 6-0 dall'Inghilterra, anche la FA ha voluto far sentire la propria voce attraverso un comunicato. La Federazione inglese ha chiesto direttamente l'intervento da parte della UEFA.

"Possiamo confermare che i giocatori dell'Inghilterra sono stati sottoposti a orrendi cori razzisti mentre giocavano nelle qualificazioni a Euro 2020 contro la Bulgaria. Questo è inaccettabile a qualsiasi livello del gioco e il nostro obiettivo immediato è supportare i giocatori e lo staff coinvolti. Come putroppo sappiamo, questa non è la prima volta che i nostri giocatori sono stati vittime di questo tipo di abuso e non c'è posto per questo comportamento nella società, figuriamoci nel calcio. Chiederemo alla UEFA di aprire con urgenza un'indagine su quanto accaduto".

 

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