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Solomon Islands Honiara

Pratticò, dalla Lega Pro alle Isole Salomone: "Non sapevo dove fossero, pazzi per il calcio"

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Fino al 2012 la carriera di Fabrizio Pratticò è stata simile a molte altre: portiere cresciuto nelle giovanili della Reggina, squadra della sua città, poi l'inizio di una onesta carriera nelle serie inferiori del calcio italiano.

"Pescina in C2, Sorrento in C1 - racconta a 'Tuttosport', poi c'è stata la svolta che ha cambiato per sempre la sua vita - Mi ha fregato la regola sui giovani da tesserare in Lega Pro: sono del 1990, anno in cui ci fu un 'buco'. Sono finito all'Hinterreggio in D. Nell'estate 2014 mi arriva la proposta del Syrianska, B svedese. Faccio il provino, mi prendono, si parte per lottare per la promozione ma non arriva. Cambiano programmi, abbassano gli stipendi, nel 2015 mi chiamano Estonia e Isole Salomone".

"Sono reggino, scelgo il caldo del Western United, anche se non sapevo bene dove fossero - racconta il portiere calabrese - Ma mi hanno sorpreso per l'aspetto economico e c'era la possibilità di fare la Champions League in Oceania. Il primo giorno entro in casa e becco un ragno grande come una mano, mai vista una cosa del genere. Mi dicono: stai tranquillo, non sono velenosi come in Australia...".

"Ho fatto due campionati, il primo a 12 squadre, il secondo a 10. Le partite sono tutte nello stadio di Honiara, perché le distanze tra le isole sono immense. Hanno portato lì tutti i club. La gente esce pazza per il calcio, in tv guardano la Premier, allo stadio vengono anche 4mila persone. Non capiscono tanto, adorano la giocata fine a se stessa o lo parata spettacolare. Il tempo libero? Videochiamate con l'Italia, il cinema e la pesca, anche se non la amo. Ma l'oceano è uno spettacolo...", conclude un realizzato Pratticò.

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