Anche se è nato in Brasile, a Imbituba, Jorginho veste la maglia azzurra della nazionale italiana. Ha esordito il 24 marzo del 2016, chiamato da Antonio Conte, e oggi ne è diventato un punto fermo con Roberto Mancini, un vero e proprio intoccabile del centrocampo.
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Jorginho si è imposto in Serie A con il Verona, prima di diventare grande con il Napoli e trasferirsi poi al Chelsea nel 2018, seguendo il suo 'maestro' Maurizio Sarri. Quest'anno si è anche laureato campione d'Europa, con un ruolo da protagonista nel centrocampo di Thomas Tuchel.
PERCHÉ JORGINHO GIOCA NELLA NAZIONALE ITALIANA?
Come anticipato, Jorginho è nato in Brasile, per la precisione a Imbituba, nella regione di Santa Catarina, zona sud del paese. Anche i suoi genitori sono nati in Brasile, ma il papà è di origine italiana. Per la precisione, di origine veneta.
La famiglia Frello è infatti di Santa Caterina di Luisiana Conco, piccolo paesino collinare in provincia di Vicenza. I suoi avi lasciarono l'Italia per cercare fortuna in Brasile, dove poi nel 1991 è nato Jorge Luiz Frello Filho, per tutti Jorginho.
Tornato in Italia, Jorginho è entrato a soli 14 anni nel settore giovanile dell'Hellas Verona, club con cui ha anche esordito tra i professionisti e in Serie A. In mezzo, anche una parentesi alla Sambonifacese in prestito.
Nel 2014 il passaggio al Napoli e l'inizio della sua affermazione, avvenuta soprattutto con Maurizio Sarri, da 'perno' del centrocampo a tre. Il 24 marzo 2016 ha anche fatto il suo esordio con la Nazionale Italiana, in occasione dell'1-1 contro la Spagna, amichevole pre Euro 2016.
Tra il giugno 2016 e il novembre 2017 non è mai stato convocato e la sua esclusione è stata oggetto di grandi critiche. Poi è stato protagonista - giocando da titolare - la gara di ritorno dello sciagurato playoff contro la Svezia.
Con l'arrivo di Roberto Mancini è cambiata anche la sua storia: è diventato un perno dell'Italia, un intoccabile del centrocampo. Da Santa Caterina a Santa Catarina, e ritorno. Con l'Italia nel cuore.


