È stata un'estate frenetica quella vissuta dal Tottenham. Le voci sul futuro di Harry Kane hanno, ovviamente, dominato la scena, anche se sembra che il capitano dell'Inghilterra rimarrà almeno fino a gennaio.
In termini di arrivi, nel frattempo, l'attenzione si è spostata sui giovani: Cristian Romero, 23 anni, è arrivato dall'Atalanta dopo una grande stagione tra Serie A e Copa America con l’Argentina, mentre il ventenne Bryan Gil è stato considerato una delle prospettive più importanti della Liga prima di lasciare il Siviglia per gli Spurs.
E mentre continuano i discorsi con Adama Traore, che Nuno Espirito Santo ha allenato ai Wolves, la politica generale di inseguire il potenziale piuttosto che giocatori più costosi continua anche nell’ultima settimana di mercato.
Il centrocampista del Metz Pape Matar Sarr nei prossimi giorni completerà il trasferimento al Tottenham e, anche se potrebbe non essere un nome familiare, c'è chi crede che la firma dell'adolescente senegalese si rivelerà un colpo importante.
Sarr è stato uno dei giovani più richiesti di questa sessione di calciomercato, con Chelsea, Manchester United e Manchester City a lungo alla finestra prima del Tottenham.
Il diciottenne è esploso in Ligue 1 la scorsa stagione e sembra essere destinato a rimanere al Metz anche per il prossimo campionato, con gli Spurs che probabilmente lo gireranno in prestito alla squadra francese a firma compiuta (per un affare che costerà loro in un primo momento circa 15,2 milioni di euro, arrivando anche a 29,8 milioni). Ma cosa rende Sarr così speciale?
La fiducia che mostra in possesso, o la conduzione progressiva e aggressiva della palla, scivolando con facilità attraverso il campo. Qualità che lo rendono un centrocampista moderno.
"In Senegal, ha giocato la sua prima partita all'età di 15 anni e mezzo. Mi sono subito detto che sarebbe stato un top player, con una capacità molto alta di leggere e analizzare il gioco", ha detto all'Evening Standard Oliver Perrin, che per primo ha visto Sarr nel suo club d'infanzia, il Generation Foot, in Senegal e che lo ha visto allenarsi al Metz.
"È come Miralem Pjanic. Può giocare in un modulo con due numeri 10, in mezzo, per fare box-to-box. Può essere un 10 o un 6, dipende dagli allenatori”.
Sarr ha mostrato grande dinamicità nella sua stagione d'esordio (25 presenze con la prima squadra del Metz): c'è la sensazione che dia il suo meglio quando gioca basso a centrocampo, con ampio respiro per la sua capacità di corsa.
Ma la sua fisicità lo porta a essere importante anche in fase difensiva, e non sorprende che sia tra i primi due pressatori del Metz della passata stagione: solo Boubakar Kouyate ha fatto registrare più intercettazioni rispetto a Sarr. Ciò non vuol dire che non sia pericoloso in zona goal, anzi: lo è con un’altra delle sue qualità, il tiro. Con Frederic Antonetti condivide la media dei tiri della distanza della scorsa stagione, al quarto posto nell’intera Ligue 1.
"Lasciate in pace Pape Matar Sarr. Lasciatelo crescere. Ha ancora molta strada da fare sotto ogni punto di vista", ha affermato ad aprile l’allenatore del Metz Antonetti."Ha un grande potenziale per una grande carriera. Tutti riconosceranno il suo enorme talento”.
"Cerco di trasmettergli la mia esperienza, di farlo progredire. Ha margini di miglioramento, come ogni diciottenne. Non bisogna interferire nella sua crescita”.
Questo probabilmente spiega perché gli Spurs sono disposti a far partite Sarr, che ha fatto il suo debutto internazionale con il Senegal a marzo, in prestito per farlo giocare un altro anno in Francia, per consentirgli di progredire lontano dal rumore dei media inglesi.
Non è ancora andato oltre la Ligue 1, ma dopo una stagione incoraggiante da debuttante, un altro campionato importante in uno dei primi cinque europei dovrebbe permettergli di presentarsi come giocatore chiave anche per gli Spurs nel 2022/23. Se così sarà, vorrà dire che uno dei trasferimenti più sobri dell’estate del Tottenham si rivelerà, a lungo termine, uno dei più importanti.




