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Pallone d'Oro, solo quattro campionati rappresentati: minimo storico

Dopo mesi di attesa, il Pallone d'Oro 2018 va in archivio. Vince Luka Modric come ampiamente pronosticato, mentre Cristiano Ronaldo e Griezmann completano il podio. Messi, , Mbappè, Salah e compagnia hanno ottenuto una buona dose di punti, mentre altri si sono dovuti accontentare di una manciata. Come si sapeva sin dall'annuncio dei finalisti, solo quattro sono stati i campionati rappresentati.

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Davanti alla lista, tale statistica è passata inosservata. Se Liga e Premier dominano tra i trenta finalisti, con qualche sprazzo di Ligue 1 e Serie A, la grande assente di questo Pallone d'Oro è stata senza dubbio la Bundesliga . La caduta di un Borussia Dortmund in ripresa solamente nel 2018/2019 e una Germania che ha fallito al Mondiale sono le cause della mancata presenza di giocatori del torneo tedesco.

In più anche il Bayern Monaco, nonostante la solita Bundesliga vinta, non è riuscito a raggiungere la finale di Champions, lasciando i giurati del Pallone d'Oro poco dubbiosi sul da farsi: meglio puntare sul Mondiale vinto dalla Francia e la Champions conquistata per l'ennesima volta dal Real Madrid.

Oltre Liga, Premier, Serie A e Ligue 1 il nulla cosmico tra i trenta finalisti del Pallone d'Oro: non era mai successo nella storia del premio personale calcistico più importante sulla faccia della terra.

Nelle edizioni passate del Pallone d'Oro, infatti, erano stati almeno cinque i campionati rappresentati, con la stessa Bundesliga praticamente sempre presente. In più hanno trovato posto giocatori militanti nel campionato brasiliano, turco, cinese, olandese e via discorrendo. Portando il numero di campionati rappresentati anche a dieci, nonostante una sola metà giocata in paesi meno pubblicizzati rispetto ai grandi dominatori.

Grazie alla potenza di una strettissima cerchia di squadre, nell'ultimo decennio Champions ed Europa League sono state dominate continuamente dalle solite note, con le nuove stelle militanti in club più piccoli ceduti alle ricchissime del continente in maniera rapidissima. Spezzando così la possibilità di una crescita in squadre minori, magari proprio con l'inserimento nella classifica del Pallone d'Oro.

Basti pensare che nella prima edizione del Pallone d'Oro, nel lontano 1956, i campionati rappresentati furono ben nove, molti dei quali praticamente impossibili da vedere nelle grandi premiazioni odierne. Oltre a Inghilterra, Italia, Francia e Spagna anche Bulgaria, Austria, Russia, Ungheria e Repubblica Ceca. Altri tempi.

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