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Nuno Gomes Fiorentina Parma Coppa ItaliaGetty Images

Nuno Gomes, eroe viola per una notte: l'ultimo trofeo della Fiorentina porta la sua firma

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22 anni. Più di due decenni. Tanto è trascorso dall'ultimo trofeo vinto nella propria storia dalla Fiorentina. Club che ha conquistato Scudetti, coppe, che ha sfiorato una Coppa dei Campioni, ma che non festeggia ormai da tanto, troppo tempo, e che spera di interrompere il digiuno contro l'Inter.

Era la stagione 2000/2001 ed era la Fiorentina di Roberto Mancini e di sua maestà Rui Costa, tra i più grandi talenti circolati in Toscana, ma anche di Nuno Gomes, centravanti portoghese approdato in Serie A nell'estate del 2000, prelevato dal Benfica e ceduto appena due anni dopo alla stessa squadra di Lisbona.

Una breve avventura per l'ex nazionale portoghese, ma abbastanza per lasciare il segno in maglia viola: porta la sua firma infatti l'ultimo trofeo conquistato dalla Fiorentina, la Coppa Italia vinta in finale contro il Parma di Renzo Ulivieri.

Si gioca ancora con la formula dell'andata e ritorno: dopo lo 0-1 ottenuto al Tardini, i ragazzi di Mancini vanno sotto in casa con la rete di Milosevic. I tempi supplementari li evita però proprio Nuno Gomes, che inizia la gara in panchina ma viene chiamato in causa dal tecnico jesino all'intervallo.

Le grandi parate di Toldo tengono a galla la squadra di casa fino al 65', quando il perfetto filtrante di Enrico Chiesa pesca il taglio del portoghese, bravo a rimanere freddo davanti a Guardalben e a batterlo con un potente e preciso destro a incrociare.

Nuno GomesGetty

Il Franchi esplode alla giocata dell'eroe che non ti aspetti: uno strano segno del destino per un giocatore che sembrava destinato all'addio già a fine stagione, ma che aveva appena dichiarato di non voler lasciare il capoluogo toscano.

Un guizzo da bomber consumato, un messaggio alla dirigenza e a tutto il popolo viola, che al fischio finale festeggia la sesta Coppa Italia della sua storia all'interno di uno stadio gremito. Nuno Gomes prolungherà di un solo anno la sua permanenza, ma ancora a oggi quello del 13 giugno 2001 resta l'ultimo trofeo dei gigliati.

"È stato fantastico! Sono entrato dalla panchina nel secondo tempo e ho segnato un goal molto bello su assist di Enrico Chiesa. Sono andato a festeggiare sotto la Curva Fiesole, con la tifoseria più bella d’Italia. È stato un momento molto speciale, una notte che ricorderò per sempre. Dopo la partita abbiamo festeggiato sul campo e in tutta la città. Abitavo vicino a Piazzale Michelangelo e mi ci è voluto molto tempo per arrivare a casa, dato che la città era assolutamente impazzita per quella vittoria", ricorderà l'eroe di quella notte a distanza di anni.

Fu proprio quello il punto più alto dell'esperienza italiana di Nuno Gomes, che la Fiorentina strappò alla concorrenza in un caldo luglio di calciomercato. Il centravanti classe '76 era reduce infatti da un memorabile europeo giocato con la maglia del suo Portogallo, terminato anche al secondo posto della classifica marcatori con quattro goal, alle spalle di Savo Milosevic e Patrick Kluivert.

"Feci grandi cose ad Euro2000 e avevo altre offerte, ma ho scelto la Fiorentina perché la squadra era molto buona e perché Rui Costa era lì. Mi aveva parlato benissimo del club e della città, quindi è stato facile scegliere la Fiorentina".

Giocatore abile negli ultimi metri, dotato di un gran senso della posizione: durante la sua carriera internazionale, Nuno Gomes ha avuto la fortuna e il privilegio di poter finalizzare i tanti assist di campioni del calibro di Figo, Deco e Rui Costa, arrivando anche ad assaporare il gusto di giocare accanto a Cristiano Ronaldo negli ultimi anni della propria carriera.

Nuno Gomes PortugalGetty Images

Con la maglia del Benfica ha segnato una vera e propria era, collezionando ben 83 presenze e 25 assist in 250 presenze: 20 invece i centri in 65 presenze a Firenze, dove il suo nome rievoca però ancora oggi dolci ricordi. In attesa di capire se la sua eredità vincente potrà essere raccolta all'Olimpico.

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