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Note Azzurre - Raspadori la scelta a sorpresa, Bernardeschi per Pessina quella che non convince

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Note Azzurre
Abbiamo aspettato il gong, siamo stati gli ultimi ad annunciare l'elenco definitivo dei convocati e per farlo abbiamo atteso la fine di uno show registrato la sera prima dedicato proprio al gruppo azzurro, durante il quale i ragazzi di Mancini hanno riso, cantato e giocato a calciobalilla. Mancavano Jorginho ed Emerson, freschi di Champions League conquistata col Chelsea, mentre c'erano Gianluca Mancini, Pessina e Politano, a ridere e a scherzare insieme al resto del gruppo.

La voglia di ridere però ai tre sarà passata poco dopo, ovvero quando sono venuti a conoscenza di essere i tre esclusi dall'elenco dei 28 'superstiti' diramato dal c.t. Roberto Mancini qualche giorno fa. Sì, tre esclusi e non due perché il commissario tecnico ha deciso di "ripescare" all'ultimo minuto Gianluca Raspadori, 'prestato' all'Under 21 per l'Europeo di categoria e poi, una volta eliminati gli azzurrini, riportato tra i grandi.

Una scelta che ha fatto sicuramente discutere, sebbene molti tra i 60 milioni di commissari tecnici italiani abbiano apprezzato il finale di stagione del giovane attaccante del Sassuolo, che potrebbe rappresentare la variabile imprevedibile del fronte offensivo azzurro. Del resto, Raspadori è un attaccante atipico, capace di interpretare più ruoli ed in maniere diverse, con caratteristiche diverse da quelle degli altri Azzurri e senza alcuna pretesa: le sue - probabili - esclusioni non faranno rumore e nel gruppo Mancini può esser certo di aver inserito un ragazzo già di per sè felicissimo di far parte della spedizione, anche se non dovesse mai scendere in campo, eventualità che però va scartata sul nascere.

Raspadori non è certo stato inserito nel gruppo col ruolo di mascotte, ma con la speranza di aver trovato - nel corso di questa stagione così insolita - il coniglio nel cilindro che possa sparigliare le carte. Come sempre accade, subito sono partiti i paragoni con "il Rossi dell'82" e "il Totò Schillaci del '90", ritornello che si ripete ogniqualvolta un c.t. convoca un attaccante un po' a sorpresa. Chiaramente, tutti speriamo che 'Giacomino' possa ripetere le gesta dei suoi illustri predecessori, ma forse sarebbe più opportuno reputarlo un jolly e poco più. Almeno per il momento. 

Politano Gianluca Mancini Pessina - ItalyGetty Images

L'esclusione che fa più discutere è certamente quella di Matteo Pessina: il centrocampista dell'Atalanta, reduce da un ottimo girone di ritorno, aveva convinto anche in maglia Azzurra e la sua esclusione, seppur sofferta, lascia parecchi dubbi, specialmente sul fronte numerico. I centrocampisti selezionati da Mancini sono 7, due dei quali - Verratti e Sensi - alle prese con noie fisiche che potrebbero riproporsi anche nel corso del torneo. Avere a disposizione un centrocampista in più, per di più molto duttile come Pessina, forse avrebbe fatto comodo. 

E torniamo dunque al peccato originale che risponde al nome di Federico Bernardeschi. Reduce da stagioni che definire sottotono sarebbe persino eufemistico, l'esterno della Juventus avrà l'ingrato compito di indossare la maglia azzurra da indesiderato: i tifosi di tutta Italia, infatti, hanno espresso il loro disappunto sulla scelta del c.t. di convocarlo a scapito di Matteo Politano, tagliato come Pessina proprio a un passo dal gong, o di un centrocampista in più. 

Del resto, nell'undici ideale disegnato da Mancini, il c.t. avrebbe a disposizione con sè in panchina già Berardi, uno tra Immobile e Belotti e, appunto, Raspadori. Forse di Bernardeschi, per caratteristiche ancor più che per qualità individuali, non se ne sentiva il bisogno.

Il terzo e ultimo escluso da Roberto Mancini è stato il suo omonimo Gianluca: al difensore della Roma è stato preferito Toloi, naturalizzato giusto in tempo per prendere parte agli Europei. Anche in questo caso, senza nulla togliere al bravissimo difensore dell'Atalanta, non se ne sentiva esattamente il bisogno, dato che Mancini - a differenza dell'atalantino - aveva dato anche il suo contributo in fase di qualificazione. Trattandosi tuttavia della quinta scelta tra i difensori centrali, alle spalle di Chiellini, Bonucci, Acerbi e Bastoni, forse la riflessione da fare è però un'altra: non sarebbe stato più utile avere a disposizione un centrocampista in più come Pessina? Probabilmente sì.

Ma, come da ritornello, tra i 60 milioni di commissari tecnici italiani la Federazione ha scelto di affidare a Roberto Mancini queste scelte che, per quanto non facili e sicuramente opinabili (è questo il bello di Mondiali ed Europei, no?) seguono di certo una logica corredata da molti più elementi di quelli che ognuno di noi può avere a disposizione. 

Di conseguenza, non resta che sostenere i 26 azzurri scelti dal c.t., dimenticandoci di chi non ci sarà ed evitando (ci proveremo!) di tirarli in ballo non appena qualcuno dei prescelti deluderà le attese.

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