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Geremi Njitap of Real Madrid.StuForster /Allsport

Njitap Geremi, il giramondo vincente: dalle Champions a vicepresidente della FIFPro

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Una carriera iniziata come tanti sui complicati campi africani del Camerun, poi una serie di scelte e circostanze lo hanno portato a girare il mondo prima di realizzare il sogno di una vita: quella di Njitap Geremi è la storia di chi ce l'ha fatta, di chi è arrivato all'improvviso sul tetto d'Europa lasciando la propria firma nell'albo dei più vincenti di sempre.

Il classe '78 cresce calcisticamente in patria in Camerun fino al 1997, quando esce per la prima volta dai confini nazionali per volare dall'altra parte dell'oceano in Paraguay: soltanto sei mesi e un nuovo aereo lo porta in Europa per vestire la maglia del Genclerbirligi.

Geremi Real 2002Getty

In Turchia resta due anni e si mette in luce giocando 57 partite con nove goal da esterno di centrocampo puro. Nel 1999 arriva però la chiamata che cambia la sua vita: alla porta bussa il Real Madrid dei Galacticos.

Geremi sbarca direttamente nell'olimpo del calcio mondiale accanto a campioni del calibro di Roberto Carlos, Redondo, Raul, Seedorf e del connazionale Eto'o. Quando entri nel calcio europeo dalla porta principale il tempo dell'ambientamento è quasi nullo e allora il centrocampista africano mette in campo tutto quello che ha per strappare la conferma dello staff Blancos.

Corsa, muscoli, atletismo e strappi da velocista: Geremi si integra silenziosamente nella meravigliosa macchina spagnola e alla prima stagione arriva subito la prima Champions League. Il sogno è avverato.

Si merita la conferma nel Real per altri due anni e nella stagione 2001/2002 mette le mani sulla sua seconda Champions League prima di essere ceduto in prestito in Inghilterra al Middlesbrough. Un breve periodo convincente dove mette a segno ben 7 reti in 34 presenze: abbastanza per convincere il Chelsea, che gli affida la corsia di destra per quattro stagioni.

Geremi NjitapBackpagepix

L'impatto alla corte di Ranieri è ottimo, mentre con l'arrivo di Mourinho Geremi perde il posto da titolare, riuscendo però a risultare sempre decisivo quando viene chiamato in causa. Con la maglia Blues si laurea due volte campione d'Inghilterra e porta a casa un totale di sei trofei tra campionato e coppe.

Una bacheca da far invidia ai migliori di questo sport: niente male per un giocatore quasi mai finito sotto i riflettori delle prime pagine. Il profilo del 'gregario' perfetto, capace di restare per anni a livelli altissimi senza il talento del predestinato.

Dopo aver appeso le scarpe al chiodo Geremi ha sempre lavorato per i diritti dei calciatori fino a diventare vicepresidente della FIFPro, il sindacato internazionale dei giocatori: un compito sicuramente non semplice in un periodo storico delicatissimo da gestire sia sul fronte sanitario che su quello economico.

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