Il momento vissuto da Manuel Neuer è molto complesso: tremendo, in un certo senso. Perché non è facile, a 36 anni (37 a marzo), affrontare una frattura alla gamba non è cosa semplice.
Soprattutto se causata da un'attività "extra" rispetto a quanto praticato, a livello agonistico, dall'adolescenza: il calcio. Perché l'infortunio di Neuer è stato causato da una caduta da sci d'alpinismo.
"Mi sono seduto qui, a casa, e mi sono sentito come una me***. Non volevo neanche guardare le partite".
Intervenuto a The Athletic, il portiere della Nazionale ha ricostruito i momenti dopo la caduta e la notizia dell'operazione.
"Quando si è scoperto che si poteva operare sono stato subito fiducioso potesse andar bene".
Questo perché la frattura della gamba, in un primo momento, sembrava poter mettere a rischio il prosieguo di carriera dello stesso Neuer.
Sempre a The Athletic ha poi raccontato la dura separazione con Toni Tapalovic, suo allenatore dei portieri, "salutato" dal Bayern Monaco dopo undici anni.
"E' stato un duro colpo per me: mi hanno colpito quando ero già a terra. Una delle cose più brutali mai vissute in carriera: ho riflettuto anche sul mio futuro in questo club".


