Josè Mourinho parla in conferenza stampa alla vigilia del match che vedrà la sua Roma opposta al Milan. Per i giallorossi, dopo aver frenato la corsa del Napoli e a seguito del successo sul campo del Cagliari, l'obiettivo è quello di fermare anche la marcia spedita dell'altra capolista.
Il portoghese nasconde il suo entusiasmo in vista della gara contro i rossoneri, per i quali ha espresso parole di elogio per quanto fatto nelle ultime stagioni. In particolare Mourinho ha sottolineato i meriti dell'allenatore avversario Stefano Pioli.
"Personalmente mi piace giocare contro i migliori e penso di trasmettere bene ai giocatori questa sensazione di affrontare squadre più in alto in classifica e con obiettivi diversi dai nostri. Non ci sono problemi, ma solo motivazioni. Quando io ero in Italia, Pioli non allenava in Serie A. Domani avrò il piacere di conoscerlo e salutarlo prima e dopo la partita. Il suo lavoro ha qualcosa di simile di quello che devo fare io qui. Ha tanto merito in quello che sta facendo, ma mi sembra che si parli di un lavoro della società: dietro di lui ci sono persone come, per dare un esempio, Maldini e ci sono una struttura stabile, una rosa che migliora in ogni finestra di mercato, un'evoluzione del club".
Pochi dubbi su chi domani verrà mandato in campo per affrontare la capolista. Mourinho ha risposto anche ad alcune domande su Mhikitaryan, al centro di qualche critica per il rendimento fin qui fornito in questa prima parte di stagione.
"La formazione non sarà molto diversa dal solito. Con la rosa del Milan si possono fare dei discorsi diversi, per noi è facile. Mkhitaryan sta facendo bene, non è più un ragazzino e non ha 25 anni. Ha giocato contro il Napoli, dopo 45 minuti contro il Cagliari e l'ho cambiato, avevo bisogno di più profondità con El Shaarawy che mi piace tanto. È fedelissimo sempre".
Sulla questione dei giocatori tenuti in tribuna nelle partite contro Napoli e Cagliari, decisione presa in seguito al pesante ko di Conference League, l'allenatore ha voluto confermare ancora una volta la sua linea.
"I convocati sono gli stessi dell'ultima partita tranne Volpato che ha giocato ieri 90 minuti con la Primavera. I risultati della Primavera non sono la cosa più importante per noi, ma mi piace non distruggere la Primavera e prendere 3-4 giocatori e non metà della squadra. Per questo Volpato e Missori non sono convocati con noi".
C'è spazio anche per una piccola polemica in riferimento all'episodio del rigore assegnato contro la Juventus, con il gol annullato ad Abraham che avrebbe pareggiato i conti in casa dei bianconeri verso la fine del primo tempo.
"Vogliamo segnare di più e subire di meno. Contro la Juventus un gol lo abbiamo segnato in realtà, ma contro le squadre di qualità non è facile far gol. L'importante è andare in campo con la sensazione di poter vincere".


