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Mourinho Sevilla RomaGetty

Mourinho tra amarezza e futuro: "Voglio rimanere, ma io e i giocatori meritiamo di più"

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La Roma esce sconfitta ai rigori dalla Puskas Arena di Budapest, in finale di Europa League, contro il Siviglia: è la prima finale persa da José Mourinho a livello europeo, in competizioni come Champions League, Europa e Conference League.

Delusione massima, per il portoghese, che però regala un episodio calcisticamente importante al termine della premiazione.

Una volta ricevuta la medaglia, la sfila e si avvicina agli spalti, lanciandola a un piccolo tifoso presente in tribuna, che in questo modo avrà un cimelio da ricordare per sempre.

Intervenuto ai microfoni di Sky al termine del match, il portoghese ha parlato della gara e della prestazione della sua squadra.

"L'ho detto. O usciamo da qua con la Coppa o usciamo da qua morti: siamo morti, di stanchezza fisica, di stanchezza mentale e perché pensiamo che sia un risultato ingiusto, con tanti episodi con tanto di cui parlare. Non vedo la Coppa, arriviamo stanchi morti e orgogliosi: lo dico sempre, puoi perdere una partita, ma mai la tua dignità e la tua professionalità. Ho vinto cinque finali europee, ho perso questa e torno a casa più orgoglioso di questa volta".

Focus sull'arbitraggio di Taylor, giudicato da Mou quasi "spagnolo".

"Sono attaccato alla maglia, siamo attaccati alla nostra natura: prendiamo le cose con serietà e umiltà, lavoriamo tanto e diamo tutto quello che abbiamo da dare. Dybala? Ognuno reagisce in un modo diverso, c'è chi piange e chi no. La verità è che siamo tutti tristissimi. La finale è stata intensa, maschia vibranti... e con un arbitro che sembrava spagnolo. Vedi dove arriva l'ingiustizia di questa cosa? Lamela doveva prendere il secondo giallo e poi è il rigorista. Taylor è un grandissimo arbitro: spero che faccia c***e come oggi solo in Champions League, e non in Europa League.

Infine, parentesi sul suo futuro: Mourinho rimarrà o no alla Roma?

"Vado in vacanza lunedì: se fino a lunedì abbiamo tempo di parlare va bene, altrimenti vado in vacanza e dopo si vedrà. Ma io devo lottare per questi ragazzi e vuol dire che non posso dirti obiettivamente che rimango. Sono un uomo serio: ho detto alla proprietà qualche mese fa che sarebbe la prima a sapere di un contatto con un altro club, non farei nulla di nascosto. Ho parlato con la società a dicembre quando ho avuto quella situazione con la Nazionale portoghese, dopo dicembre e fino ad ora non ne ho parlato perché non ho avuto nessun contatto con alcuna squadra. Ho un anno di contratto con la Roma, la situazione è questa".

Le intenzioni dello Special One sembrano molto chiare:

"Io voglio rimanere, ma io e i miei giocatori meritano di più. Sono un po' stanco di essere allenatore, uomo della comunicazione, la faccia che dice che siamo stati derubati. Sono stanco di essere così tanto".

La sconfitta in finale fa sfumare anche il sogno Champions League:

"L'anno prossimo non giocheremo la Champions ma è una buona notizia. Può sembrare paradossale ma è una buona notizia, non siamo ancora pronti. Domenica dobbiamo vincere per l'Europa League".
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