Pubblicità
Pubblicità
Josè Mourinho Empoli RomaGetty Images

Mourinho si prende i tre punti: "Era importante tornare a vincere"

Pubblicità

Dopo le sconfitte con Udinese e Ludogorets, la Roma rialza la testa: ad Empoli finisce 1-2, risultato che permette ai giallorossi di portarsi a -1 dal trio di testa composto da Atalanta, Milan e Napoli.

Intervistato da 'Sky Sport', José Mourinho ha commentato la prestazione di Tammy Abraham, autore del goal decisivo che ha regalato un sorriso al popolo romanista.

"Si deve abbassare per aiutare la squadra, oltre ad arrivare bene in zona goal. Fare goal a Vicario però è quasi un miracolo: sembrava il miglior portiere del mondo".

Un po' di rammarico per non aver chiuso la partita quando ce n'è stata l'opportunità.

"Potevamo vincere diversamente, con più tranquillità. Giovedì giochiamo di nuovo e bisogna vincere, col 3-1 avremmo potuto gestire diversamente il finale. L'importante era tornare a vincere. Sette minuti di recupero, per una squadra che vince, sono tanti. Abbiamo gestito bene con spirito di sacrificio. Complimenti a Zanetti, allena una squadra complicata da affrontare. Secondo me abbiamo meritato di vincere".

In Italia, così come in Europa, non esistono più le squadre 'materasso'.

"Il modo di lavorare di queste squadre chiamate 'secondarie' è cambiato: ora lavorano come noi. Oggi non è facile contro nessuno, basta andare su Instagram per trovare qualche esercizio da applicare negli allenamenti".

Zaniolo si è rivisto in panchina: una boccata d'ossigeno nel vortice degli infortuni.

"Il percorso a livello di punti non è un problema. A Udine pensavamo di vincere ma non ci siamo riusciti. In campionato ogni gara è dura, anche oggi potevamo perdere due punti con un po' di sfortuna in più. La nostra è una squadra che, quando perde giocatori, va in difficoltà: a Zaniolo ho detto grazie per lo sforzo fatto per stare vicino alla squadra, senza di lui siamo completamente diversi e dopo l'1-2 era anche pronto ad entrare e rischiare. Wijnaldum stava migliorando e di lui abbiamo bisogno. Non abbiamo una rosa come i club considerati 'top'. Gli impegni sono tanti ma preferisco essere 'vivo': finalmente giovedì torneremo a giocare in casa".
Pubblicità
0