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Mimmo Cecere

Terzo portiere a Napoli, icona a Messina e Avellino: infarto fulminante, il calcio piange Cecere

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Il calcio lo piange, ricordando le sue esperienze da calciatore: Domenico "Mimmo" Cecere non c'è più. Lo ha stroncato un infarto mentre si trovava nella sua Carinola, a Caserta, a 50 anni compiuti a dicembre.

Ha sempre indossato i guantoni, fino alla fine della sua carriera, avvenuta nel 2011: nato e cresciuto calcisticamente nel Napoli, che lo aggrega come terzo portiere nella stagione 1991/92, in Serie A.

Da lì in poi ha iniziato ad accumulare esperienze altrove: al Palermo e al Bisceglie, tra le altre, ma anche alla Fermana, club con cui vince il campionato di Serie C1, disputando la Serie B difendendo la porta dei "Canarini".

Nel 2000, poi, si trasferisce al Messina, diventando una vera e propria icona per il tifo peloritano: con i giallorossi vince il campionato che segna il ritorno nella serie cadetta, con l'indimenticabile spareggio promozione vinto nel Derby contro il Catania.

"Non sei stato solo il portiere di un Messina indimenticabile - è il commovente messaggio del club siciliano sui social - sei stato un messinese dentro. Buon viaggio Mimmo".

Significativa anche la sua esperienza all'Avellino, tra il 2002 e il 2007: squadra di cui diventa anche capitano. Ha chiuso la carriera in Sicilia, tra Gela, Siracusa e Messina.

La notizia della sua morte è arrivata proprio durante la sfida tra i giallorossi e il Foggia, in Serie C, con la reazione dei tifosi che hanno intonato cori in sua memoria. Per ricordarlo, l'Avellino giocherà con il lutto al braccio al "Menti" di Castellammare contro la Juve Stabia.

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