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Álvaro Morata Selección España Qatar 2022Crédito: Getty

Morata goleador della Spagna: gli insulti dell'Europeo sono un ricordo

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Capocannoniere dei Mondiali. Tre reti come i vari Mbappé, Gakpo, Valencia e Rashford. Alvaro Morata è il goleador della Spagna ai Mondiali 2022. Ha segnato nella goleada contro la Costa RIca, ha alzato il tiro battendo anche il portiere della Germania, Neuer. SI è ripetuto contro il Giappone.

Subentrato nelle prime due sfide, segnando contro la Germania l'1-0 a cui ha poi risposto Fullkrug, Morata è stato schierato per la prima volta titolare da Luis Enrique nel terzo match del girone E, quello contro il Giappone. Sfida decisiva e altro colpo da parte dell'ex Juventus. Una rete che non ha portato al successo, ma che ha confermato come Morata sia pronto al momento giusto.

Morata ha sbloccato la sfida con un colpo di testa sotto misura, segnando di fatto la trentesima rete in 60 presenze. Una perfettamente matematica media di un goal a partita, per un giocatore che durante gli Europei itineranti del 2021 era stato subissato di insulti. E minacce di morte.

"Se non fosse stato per il mister e i miei compagni, l’avrei vissuta anche peggio" ha raccontato Morata a El Pais un anno fa. "fischi? Non fanno mai piacere. Nessuno è perfetto, non siamo macchine e so quello che ci si aspetta da me".

"Dobbiamo fare dei passi avanti. Ho visto genitori, che erano assieme ai figli, con le facce arrabbiate ed è quello che trasmettono ai bambini. Ma credo che qualcosa stia cambiando, che la gente si stia rendendo conto che ci sono dei limiti. In campo possono insultarmi, sputarmi, ma non quando sono fuori a passeggiare con mia moglie o i miei figli. Ci sono stati momenti in cui non avevo voglia nemmeno di alzarmi dal letto".

Luis Enrique, come detto, è stato un supporto fondamentale per uscire dal tunnel delle difficoltà, del saper andare oltre insulti gravi e meno gravi. Morata ha ricordato come il commissario tecnico durante gli Europei abbia scelto lui nonostante le prestazioni deludenti, anche contro la Polonia:

"Mi sono alzato e non avevo nemmeno voglia di guardare il telefono, ho parlato solo con mia moglie, i miei genitori e i miei figli. Sono andato alla conferenza stampa senza voler parlare. Aspettavo e l'ho sentito dire: "Morata e altri dieci". Dovevo dare tutto per lui e senitrmi morto".

Ora la Spagna se la vedrà negli ottavi di finale contro il Marocco, tra le sorprese del torneo. Morata vuole continuare a ringraziare Luis Enrique a suon di goal. Entrando dalla panchina, partendo titolare. Poco cambia: fiducia massima.

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