"Avevo quattro-cinque offerte sul tavolo, ma Allegri ha bloccato tutto. Mi disse che mi voleva vedere giocare a sinistra con Vlahovic centrale. Per me è stato uno sforzo importante, ma ho dimostrato che potevo fare anche quello".
Nelle recenti dichiarazioni rilasciate da Alvaro Morata a 'El Larguero' c'è molto della sua lunga avventura alla Juventus, terminata definitivamente in estate quando i bianconeri hanno deciso di non esercitare il diritto di riscatto lasciando che l'attaccante rientrasse all'Atletico.
Reduce da una stagione tutt'altro che brillante in termini puramente realizzativi (appena 12 goal segnati in 48 presenze), Morata inizialmente sembrava destinato a lasciare nuovamente Madrid ma alla fine Simeone ha deciso di concedere un'occasione ad Alvaro che lo sta ripagando alla grande.
I goal di Morata nelle prime sette giornate di Liga infatti sono già quattro, ovvero uno ogni 117 minuti giocati con una media ben superiore rispetto a quella della Juventus dove segnava una rete ogni 257 minuti e dove giocava molto più lontano dalla porta avversaria.
Morata infatti non è mai stato considerato un vero 9 da Allegri, che non a caso lo scorso gennaio ha fortemente voluto l'acquisto di Vlahovic chiedendo allo spagnolo di sacrificarsi sulla fascia sinistra. Una sacrificio, appunto, che Morata ha accettato di compiere sfoderando spesso anche ottime prestazioni.
Nelle sue quattro stagioni italiane d'altronde Morata è andato in doppia cifra solo nel 2020/21, segnando 11 goal in 32 presenze. Non esattamente un bottino da bomber di una grande squadra. Mentre la migliore annata di Morata a livello realizzativo resta fino ad oggi il 2016/17, quando col Real Madrid segnò 15 goal in Liga, più tre in Champions League e una in Coppa del Re per un totale di 19 reti.
Adesso però, complice anche la partenza di Suarez, Morata è diventato il numero 9 titolare dell'Atletico e fin qui ha giocato tutte le partite ufficiali da titolare tranne il derby quando è comunque subentrato dalla panchina. Senza dimenticare il pesantissimo goal realizzato in Nations League che ha permesso alla Spagna di scavalcare il Portogallo e qualificarsi alla Final Four. Niente male per chi a Torino correva su e giù lungo la fascia.


