Pubblicità
Pubblicità
Kobe Bryant LA Lakers 2016Getty

Il mondo è sotto shock: è morto Kobe Bryant per un incidente in elicottero

Pubblicità

Una notizia terribile, tremenda, devastante. Kobe Bryant, l'ex stella del basket NBA, la leggenda dei Lakers, è morto a 41 anni assieme ad altre 8 persone dopo essere rimasto vittima di un incidente in elicottero. L'americana 'TMZ' ha riportato per prima la notizia, rapidamente confermata nei minuti successivi dalla Polizia della contea di Los Angeles.

La dinamica dell'incidente non è ancora stata chiarita, ma l'aereo ha preso fuoco prima di schiantarsi al suolo. Tra le 9 persone, tra cui il pilota, era presente anche la figlia Gianna Maria, di appena 13 anni. I due si stavano recando ad assistere a una partita di basket.

Bryant era cresciuto in Italia fino ai 14 anni al seguito del padre Joe, pure lui cestista, venuto nel nostro paese a concludere la propria carriera. Kobe, che parlava italiano in maniera pressoché perfetta, non ha mai nascosto la propria simpatia per il Milan, e proprio il club rossonero è stato il primo a esprimere la propria incredulità attraverso i social:

"Non abbiamo parole per esprimere quanto siamo scioccati nell'apprendere la tragica scomparsa di uno dei più grandi sportivi di tutti i tempi, e tifoso rossonero, Kobe Bryant. I nostri pensieri sono rivolti alle famiglie di tutti coloro che sono stati colpiti dal tragico incidente. Ci mancherai, Kobe".

Man mano che la tragica notizia si è diffusa, divenendo ufficiale, anche altri club italiani ed esteri hanno voluto rendere omaggio a Kobe Bryant. Tra questi anche l'Inter.

Bellissimo il gesto di Neymar che, dopo essere andato a segno in casa del Lilla, ha voluto omaggiare proprio Bryant nell'esultanza: ha composto con le dita il 24, lo storico numero che Kobe portava sulla propria casacca, indicando successivamente il cielo.

Anche il mondo degli altri sport ha reagito con sgomento alla notizia della morte di Kobe Bryant. A partire dal 'gemello' Shaquille O'Neil, addolorato "per la mia nipotina Gigi (Gianna, ndr) e per mio fratello Kobe". "Devastato", ha scritto su Twitter Manu Ginobili. "Mio eroe", è stata la reazione di Marco Belinelli. La stella NFL Tom Brady: "Ci manchi già Kobe". La sciatrice Lindsey Vonn:"Come può accadere?". Mentre Federica Pellegrini ha affidato a Instagram le proprie, incredule parole:

"Io non ci voglio credere... ditemi che non è vero! Che non può finire tutto così!".

In San Antonio Spurs-Toronto Raptors, gara di NBA iniziata qualche ora dopo che si era diffusa la tragica notizia della morte di Bryant, i giocatori delle due squadre hanno omaggiato l'ex campione in una maniera singolare: con un'infrazione a testa dei 24 secondi. 24 come, appunto, il numero diventato simbolico per Kobe.

Nato a Philadelphia nel 1978, Bryant ha trascorso tutta la propria carriera da professionista con la maglia giallo-viola dei Lakers, vincendo cinque titoli NBA dal 2000 al 2010. MVP delle finali nel 2009 e nel 2010, in 20 anni ha realizzato 33643 punti.

Proprio la scorsa notte, Bryant era stato superato da LeBron James nella classifica dei migliori marcatori all time della NBA. L'ex stella dei Lakers aveva omaggiato l'attuale, in un messaggio che, letto qualche ora più tardi, suona triste e tragico.

"Rispetto fratello".

Pubblicità

ENJOYED THIS STORY?

Add GOAL.com as a preferred source on Google to see more of our reporting

0