Se l'Inter domina l'andata dell'EuroDerby molto del merito va sicuramente al suo allenatore. Simone Inzaghi si è preso l'ennesima rivincita dopo le tante critiche, a volte ingenerose, piovutegli addosso da più parti negli ultimi mesi.
E' vero, l'Inter ha una rosa che poteva e forse doveva permettergli di lottare fino alla fine anche in campionato. Allo stesso tempo è innegabile come nelle coppe i nerazzurri fin qui non abbiano praticamente sbagliato un colpo.
Supercoppa Italiana stravinta contro il Milan, finale di Coppa Italia conquistata superando la Juventus in semifinale. E soprattutto l'incredibile cammino in Champions League, dove l'Inter ora è davvero ad un passo dalla finalissima di Istanbul. Il tutto dopo aver superato un girone con Bayern Monaco e Barcellona. Anche, se non soprattutto, grazie alle mosse di Inzaghi.
L'abbondanza, infatti, a volte può essere nemica più che alleata così il tecnico nerazzurro alla vigilia del Derby si è trovato 'costretto' a fare alcune scelte dolorose: chi lasciare fuori a centrocampo tra Brozovic, Calhanoglu e Mkhitaryan? Chi affiancare a Lautaro tra Dzeko e Lukaku?
Inzaghi alla fine ha preferito tenere in panchina il croato e schierare l'ex attaccante della Roma. Scelte che il campo ha ripagato, eccome. Dzeko e Mkhitaryan infatti sono stati i match-winner contro il Milan, mentre Calhanoglu ha diretto ancora una volta magistralmente la squadra da regista colpendo pure un palo.
La serata perfetta o quasi, insomma, per Simone Inzaghi che si sta conquistando la riconferma sulla panchina dell'Inter anche nella prossima stagione. A prescindere da come finirà quella attuale.
"Sono soddisfatto, abbiamo fatto un primo tempo straordinario. Potevamo segnare più di due goal. Siamo in vantaggio, ora ci sarà il ritorno, giocheremo in casa e dobbiamo dare il massimo per realizzare un sogno. I ragazzi hanno messo cuore e testa, come avevo chiesto".
Intanto i tifosi dell'Inter si godono l'ennesima notte da re di coppe. Anche, se non soprattutto, grazie al tanto (troppo?) criticato Inzaghi.



