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Marlon Malcom PromesGetty/GOAL

Riapre il mercato della Serie A: i migliori giocatori acquistabili da Ucraina e Russia

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La crisi tra Russia e Ucraina sta portando, come di logico, ripercussioni dirette anche sul calcio. I campionati vanno verso uno stop e soprattutto i giocatori, gli attori protagonisti, stanno lasciando i territori di guerra alla ricerca di un posto sicuro.

Con un comunicato diramato a inizio marzo la FIFA ha annunciato di aver accordato la sospensione dei contratti dei calciatori professionisti stranieri che giocano in Russia e in Ucraina fino al 30 giugno 2022. Non si tratterà di una risoluzione, ma una sospensione unilaterale che permetterà ai giocatori di trovarsi una nuova squadra fino alla fine della stagione. Una sorta di ‘prestito’, che sarà valido anche per i giocatori ucraini che militano nel campionato ucraino.

Anche la Serie A apre alla possibilità di tesserare due giocatori per squadra in partenza da Russia e Ucraina. La FIGC è al lavoro per permettere la deroga, compresi i cambi di lista, ma non per quanto riguarda gli extracomunitari.

I BRASILIANI DELLO SHAKHTAR

Ovviamente sono tanti i nomi che possono essere coinvolti in questo domino: se il campionato russo pullula di talenti che negli scorsi mesi e anni hanno scelto Mosca e dintorni per provare ad imporsi sul panorama internazionale, in Ucraina la maggior parte degli stranieri si trova allo ShakhtarDonetsk di Roberto De Zerbi.

Per alcuni il passaggio in Serie A sarebbe un ritorno, come ad esempio Marlon, difensore che proprio De Zerbi ha allenato al Sassuolo e ritrovato anche in Ucraina. Ma non è l’unico nome che potrebbe stuzzicare il mercato italiano.

Marlon SassuoloGetty

Nelle file dell’attacco dello Shakhtar ci sono gli esterni brasiliani Tete (2000), Pedrinho (1998) e anche l’ex Ajax David Neres (1997) acquistato a gennaio. Anche il 22enne israeliano ManorSolomon potrebbe diventar un prezioso rinforzo per i club di medio-alta classifica.

Tra gli altri brasiliani, si segnalano il terzino destro classe 1998 Dodô e Ismaily, esperto laterale mancino. Anche il centrocampista classe 2000 Marcos Antonio può essere un potenziale rinforzo.

Meno materiale dalla DynamoKiev, che rispetto allo Shakhtar punta molto di più sui giocatori autoctoni nella propria rosa ha pochi stranieri, solo 4: il difensore polacco Kedziora, l’ala brasiliana Vitinho, il pariruolo sloveno Verbic e l’uruguagio Carlos de Pena.

Per quanto riguarda invece i giocatori ucraini, i più in vista soon Matvienko e Zabarnyi tra i difensori, ma soprattutto l'esterno d'attaccco Tsygankov, sempre della Dynamo, così come il mediano Shaparenko. Attenzione anche a portieri: Bushchan della Dynamo, ma anche Trubin dello Shakhtar.

RUSSIA, TALENTI INESPRESSI E NON

A proposito di colonie brasiliane, spostandoci in Russia, anche allo Zenit San Pietroburgo non mancano i talenti verdeoro che potrebbero fare molto comodo alle squadre della Serie A. Uno su tutti è Malcom, l’ex obiettivo della Roma che ha fatto flop al Barcellona e ha ritrovato la sua dimensione nella Premier Liga.

Oltre a lui, anche il terzino sinistro DouglasSantos, con un passato nell’Udinese, e il centrocampista Wendel sono nomi che potrebbero stuzzicare, senza dimenticare Claudinho, ex Bragantino, capocannoniere del campionato brasiliano 2019/20 e medaglia d’Oro olimpica.

Claudinho, Zenit St. Petersburg, Champions League 2021-22Getty

Allo Zenit ci sono altri due elementi che potrebbero rappresentare un’importante aggiunta: l’ex Liverpool Dejan Lovren e il centrocampista colombiano Wilmar Barrios. E sempre a proposito di Colombia, al Krasnodar c’è l’ex Colonia, Mainz ed Hertha Berlino Jhon Cordoba, che come diversi suoi compagni - tra i quali il talento ex Bodø/Glimt Erik Botheim, Grzegorz Krychowiak e Remy Cabella - si allena a parte e ha già sospeso il suo contratto.

Potrebbe arrivare a zero invece lo svedese Claesson, che ha risolto con il club ed è libero di trovarsi una nuova squadra.

Spostandoci invece verso Mosca, il nome più interessante al CSKA è quello di Jorge Carrascal, fantasista di proprietà del River Plate, che però è soltanto in prestito. Di talento comunque non ne manca nemmeno alla Dynamo, soprattutto pensando al mediano croato Nikola Moro o al polacco Szymanski, senza trascurare nomi di esperienza come il difensore centrale ex West Ham Balbuena e anche Diego Laxalt, un altro che conosce bene la Serie A.

E allo Spartak, che ha anche fatto sudare al Napoli la  qualificazione nel girone di Europa League? Su tutti il nome è quello di QuincyPromes, ma occhio anche a Victor Moses, che l’Italia l’ha già conosciuta con l’Inter, e anche Jordan Larsson, figlio del grande Henrikh.

Chiudiamo la rassegna con un nome a sorpresa: il talento georgiano Kvaratskhelia del Rubin Kazan, già tenuto d’occhio da tanti top club internazionali.

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