Adesso sì, è finita davvero. Il Mitra non spara più. La sensazione che il percorso di Alessandro Matri fosse giunto alla conclusione si aveva già avuta nei mesi scorsi, dopo l'addio al Brescia, quando l'ex centravanti di Milan e Juventus non era riuscito a trovare una nuova sistemazione. E adesso c'è anche la conferma ufficiale.
Arriva direttamente dalla bocca di Matri, il diretto interessato, che a 'Sky Sport' annuncia di aver deciso di appendere le scarpe al classico chiodo.
"Posso dire di aver realizzato i miei sogni Quando mi sono affacciato a questo sport, non pensavo che avrei avuto una carriera del genere e che avrei vinto tre scudetti. Non posso lamentarmi di come è andata. Adesso però smetto".
Una scelta sofferta, ma, almeno a sentire Matri, ormai inevitabile. E giunta al termine di un periodo in cui l'ex bianconero e rossonero non è riuscito praticamente mai a far valere la propria esperienza in campo.
"Sono arrivato a prendere questa decisione visto come sono andati i primi sei mesi con il Brescia. Successivamente sono venuti a mancare un po' di stimoli e dal campo ho avuto risposte non positive. Non avevo più voglia di essere sopportato e non fa parte del mio carattere restare in una piazza dove non posso dare ciò che serve. Dopo che sono rimasto svincolato di richieste ne sono arrivate poche e non ero convinto di nessuna di queste. Ho preferito evitare figuracce. Mi mancherà la vita da calciatore, ma solo un'occasione importante poteva farmi ripartire".
L'addio al calcio di Matri, ironia del destino, arriva in un giorno particolare: c'era anche lui nella rosa della Juventus che, esattamente 8 anni fa, tornava grande conquistando il primo dei suoi otto Scudetti consecutivi.
"Sono ricordi indelebili, impossibile non emozionarsi ancora a rivedere le immagini. Sono già passati otto anni, anche se sembra ieri. Fu la mia migliore stagione, segnai 11 goal a Cagliari e poi non accusai il passaggio alla Juve. Mi sentii subito a casa, uno di loro. E feci 9 goal in 16 partite".
