Anche l'imprevedibile Gruppo D della Champions League ha emesso i suoi verdetti: Tottenham primo con 11 punti, seguito a 10 dall'Eintracht che, così come i ragazzi di Conte, ha potuto festeggiare l'approdo agli ottavi.
Nulla da fare per lo Sporting, sconfitto in casa dai tedeschi, e soprattutto per il Marsiglia: la squadra allenata da Igor Tudor ha perso davanti ai propri tifosi per mano di Hojbjerg, autore in contropiede al 95' del goal che ha qualificato gli 'Spurs' come primi, estromettendo i francesi dalle competizioni europee per questa stagione.
Eppure al Marsiglia sarebbe bastato un pari per consolarsi quantomeno con la discesa in Europa League: in quel caso avrebbe chiuso a 7 punti come lo Sporting, ma sarebbe stato comunque terzo in virtù degli scontri diretti favorevoli.
La spinta offensiva nei minuti finali è invece costata carissima: in pochi secondi si è passati dalla prospettiva di accedere al gruppo delle migliori sedici di Champions a quella di una seconda parte di stagione senza altri impegni continentali.
Uno scenario maturato a causa di una mancanza di comunicazione tra la panchina e i protagonisti in campo, inconsapevoli che con l'1-1 avrebbero potuto continuare a giocare in Europa: a rivelare il clamoroso retroscena ai microfoni di 'RMC Sport' è stato il difensore Chancel Mbemba, peraltro a segno con il colpo di testa del momentaneo 1-0 sul Tottenham.
"In panchina sapevano del terzo posto, noi in campo no. E' mancata la comunicazione, abbiamo spinto con forza fino alle fine perché non sapevamo di essere terzi nel girone".
Un'incredibile leggerezza che, ai tifosi transalpini, non piacerà affatto, e che fa seguito al pessimo rendimento offerto in Ligue 1 a ottobre, con tre sconfitte e un pareggio che hanno allungato il distacco dal PSG capolista a undici punti.
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