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Roberto Mancini ItalyGetty Images

Mancini sul Covid nel calcio: "Ci sta distruggendo, ma aprirei gli stadi"

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Il Coronavirus sta condizionando il mondo intero, calcio compreso. Roberto Mancini lo sa, ma rivolge il pensiero anche a chi il calcio serve per vivere.

Il ct della Nazionale, a 'SportLab', lancia un monito preciso.

"Il Covid ci sta distruggendo. Fosse per me, manderei già da oggi più pubblico negli stadi, magari ben distribuiti tra i vari settori. Ci sono club che hanno bisogno degli incassi della domenica. Ci vorrà tempo per rialzarsi, tra poco sarà più di un anno che gli stadi sono vuoti e i club hanno bisogno dei soldi del botteghini".

"C’è del moralismo nel dire che il calcio deve fermarsi. Quelli che dicono che il calcio non è essenziale vivono in un altro mondo. Il calcio ha pagato l’essere considerato uno sport di ricchi, ma in questo settore lavorano tante persone che hanno stipendi normalissimi".

Mancini è un fiume in piena.

"Non capisco come facciano a definire essenziali alcune attività e altre meno: per me lo è il calcio, perché è il mio lavoro, così come per chi ha un bar o chi vende i giornali. Ci sono i magazzinieri, chi mette a posto il campo, chi pulisce gli spogliatoi, il cuoco che fa da mangiare".

"Mancanza di responsabilità dopo le vacanze? Noi siamo stati in ritiro 11 giorni e abbiamo fatto 11 tamponi, il calcio sta già vivendo in una bolla".

PS Mancini

Il tecnico jesino parla anche di calcio giocato, in particolare di ciò che aspetta l'Italia.

"Il primo obiettivo è chiudere al comando il gruppo di Nations League. Sono sicuro che avremo le nostre chance agli Europei, ma devi avere anche fortuna. Le squadre che temo di più sono la Francia, che ha giocatori bravi e giovani, e la Spagna, che sta tornando ai suoi livelli".

Si passa all'eterno ballottaggio tra Belotti e Immobile.

"Immobile e Belotti devono stare tranquilli, ai miei tempi il ct poteva scegliere fra 6 attaccanti, io fra 2. I centravanti per gli Europei sono già decisi, a meno che non esca uno Schillaci all'ultimo momento. Li alterneremo perché si giocheranno tre partite in 10 giorni dopo una stagione faticosa. Ciro e Gallo per fortuna sono amici, poi ci sono Caputo e Lasagna. Sono tutti bravi ragazzi e questo aiuta, se siamo riusciti a fare quello che stiamo facendo è perché si sono messi sempre tutti a disposizione. Fra loro c'è un ottimo rapporto".

Chiusura su Zaniolo.

"Ha il tempo per recuperare, credo che a marzo possa farcela e che sarà pronto", mentre è dispiaciuto per Mario Balotelli: "A 30 anni sarebbe nel pieno della maturità tecnica e calcistica. Mi dispiace che non trovi una squadra, perché con le qualità che ha sarebbe stato anche utile alla Nazionale. Gli voglio bene, spero sempre che possa accadere qualcosa per lui".

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