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Lautaro Lukaku Inter GFXGoal

Lukaku & Lautaro: la coppia da titolo, nessuno come loro nella storia dell'Inter?

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Uno Scudetto atteso da ben 11 anni. L’Inter può finalmente festeggiare e godersi queste partite finali dopo una stagione passata a macinare chilometri e fatica in campo. Un titolo che, senza nulla togliere a nessun altro protagonista della squadra nerazzurra, porta il marchio inciso a fuoco della coppia offensiva dei sogni: Romelu Lukaku e Lautaro Martinez.

Da anni (e forse mai con queste proporzioni e caratteristiche) l’Inter non poteva vantare di avere una vera e propria coppia d’attacco di tale caratura e affiatamento (anche perché negli ultimi anni prima di Antonio Conte, l’Inter non ha mai giocato con due attaccanti). Una commistione di tecnica, corsa, talento, emozioni e spirito di squadra. Ma partiamo dai numeri stratosferici dei due giocatori.

Romelu Lukaku ha giocato 33 partite in questa Serie A, il che vuol dire che ha saltato soltanto una giornata, quella contro il Parma, per un infortunio agli adduttori (partita poi pareggiata dall’Inter 2-2). Di queste 33 sfide ne ha giocate 30 dall’inizio, subentrando nelle altre tre a gara in corso (per quel minimo di turnover che gli ha concesso Antonio Conte).

I numeri parlano di un attaccante semplicemente “totale”. Significa che oltre a segnare una caterva di goal (sono ben 21 le reti segnate in questa Serie A ), il belga è stato grande protagonista anche in zona assist, fornendo ben 10 passaggi vincenti ai suoi compagni. Prima punta e rifinitore, indistruttibile fisicamente, gran parte dello Scudetto nerazzurro appartiene a Romelu Lukaku.

Ma non è stato da meno nemmeno Lautaro Martinez. L’argentino è stato anche più continuo di Lukaku, non ha mai avuto un problema fisico ed ha giocato tutte le 34 partite di questo campionato, cominciandone 27 dal primo minuto. Anche per lui grande apporto sia in termini di goal che di assist: 15 reti e 5 passaggi vincenti per i compagni. Ha preso parte, quindi, a 20 goal della squadra di Antonio Conte.

Lautaro Martinez Romelu Lukaku interGetty Images

Abbiamo elencato i numeri e le statistiche individuali di questi due giocatori, perché era giusto partire da qui per avere un’idea del loro apporto allo Scudetto dell’Inter. Ma, in realtà, la vera forza della squadra nerazzurra è stata la coppia formata dai due, il feeling, gli schemi e la voglia di giocare insieme che si è formata tra Lukaku e Lautaro Martinez. Hanno sempre giocato l’uno per l’altro e mantenendo sempre altissimo il livello di sacrificio per la squadra.

Perché quello che i numeri non possono raccontare è l’enorme sacrifico che i due attaccanti dell’Inter hanno fatto in questa stagione anche in fase difensiva. Soprattutto da circa metà stagione in poi, quando l’Inter ha deciso di giocare in modo più difensivo, spesso e volentieri dietro la linea del pallone, i due sono stati a tutti gli effetti i primi difensori della squadra e, una volta recuperato il pallone, i primi e unici attaccanti della rosa. Tanto campo da coprire, pressing asfissiante come vuole Antonio Conte e velocità nel contropiede per ribaltare l’azione. Un lavoro enorme.

Un lavoro che prende ancora più significato se si pensa al fatto che i due giocatori, praticamente da due anni interi, non hanno riserve. Giocano sempre e solo loro, dall’inizio alla fine. Soltanto in alcune parti di questa stagione, i due hanno avuto l’apporto di Alexis Sanchez, che da gennaio in poi ha messo da parte i problemi fisici ed ha fatto rifiatare un po’ Lautaro e Lukaku. Ma il cileno ha giocato solo 10 partite dal primo minuto. E ricordiamo che stiamo analizzando solo la Serie A, ma i due giocatori nella prima parte della stagione giocavano ogni tre giorni, sempre loro, con l’impegno della Champions League e poi della Coppa Italia.

Ma attenzione, merito di questa continuità fisica, che tra gli attaccanti delle zone alte della classifica hanno avuto in pochissimi, va dato anche allo staff dell’Inter e alla preparazione fisica che Antonio Conte ha preteso e raggiunto in questi due anni, con il ‘sergente’ Pintus che ha creato macchine perfette e indistruttibili a disposizione di Conte. Basti pensare ai problemi che ha avuto il Napoli con Osimhen e Mertens, il Milan con Ibrahimovic e la Juventus con Dybala.

Ma torniamo a parlare dell’affiatamento della coppia tra Lautaro e Lukaku. I due giocatori insieme hanno realizzato 36 goal in Serie A. Prendendo in considerazioni i maggiori cinque campionati europei, ci sono solo tre coppie che hanno fatto meglio di loro: quella composta da Mbappé e Kean a quota 37 goal, quella composta da Messi e Griezmann sempre a 37 e al primo posto quella formata da Lewandowski e Muller con 46 goal. Lautaro e Lukaku hanno segnato gli stessi goal della coppia Kane-Son. Stiamo parlando dell’élite del calcio europeo, ed è per questo che aumentano i rimpianti sull’eliminazione dalla Champions League in un girone che era ampiamente alla portata nerazzurra.

Fin dal primo giorno di Antonio Conte ad Appiano Gentile, anzi, fin dal primo giorno dell’arrivo di Lukaku a Milano, il tecnico dell’Inter ha capito di avere tra le mani una potenziale coppia da paura. I due giocatori non erano così affiati e complementari all’inizio, ma allenamento dopo allenamento, la coppia si è cominciata a formare nel vero senso della parola. A suon di goal e assist, di ripiegamenti difensivi, di coperture preventive, hanno capito di essere perfetti per giocare insieme. Tanto che i due sono diventati molto amici anche fuori dal campo, e questo non è per nulla un caso.

I due hanno anche sperimentato l’esultanza di coppia, mimando una sorta di fucile con le mani l’uno contro l’altro. L’esultanza, dopo la prima volta che è stata messa in scena, è stata spiegata proprio dalle parole di Romelu Lukaku:

“Quella esultanza è perché anche Lautaro sta imparando a giocare a Call of Duty (il noto videogioco sparatutto ndr). Io e Hakimi gli stiamo insegnando un po' e quindi abbiamo esultato così”.

Un affiatamento trasversale, che parte in campo e finisce fuori. Ma, nella storia dell’Inter, ci sono state altre coppie offensive migliori e più decisive di Lautaro Martinez e Romelu Lukaku? Ovviamente, contando tutta la storia nerazzurra, possiamo elencare un numero infinito di attaccanti memorabili che hanno segnato epoche sia della squadra di Milano che in generale del calcio italiano.

Ma il nostro interesse è ricercare proprio una coppia, non un singolo giocatore. E allora, nella storia recente, è impossibile non menzionare la coppia formata da Diego Milito e Samuel Eto’o (che però non giocavano poi nella pratica come una vera coppia d’attacco). Uno giocava da prima punta, l’altro da esterno sinistro, nell’anno del Triplete. Nel 2009/2010, i due giocatori insieme hanno segnato in Serie A 34 goal. L’anno successivo Milito ha giocato poco e spesso male, il camerunense si è preso la scena finalmente da prima punta, trovando in Pazzini il secondo miglior marcatore della squadra. Ma i due giocatori insieme sono arrivati a segnare 32 goal.

Nella stagione 2017-2018 ci sono stati due giocatori (anche in questo caso non propriamente una coppia), che hanno timbrato numeri assurdi. Stiamo parlando di Mauro Icardi e Ivan Perisic, che in quella Serie A hanno siglato insieme qualcosa come 40 goal. La stagione precedente, ancora loro due i protagonisti nerazzurri, con 35 goal segnati insieme.

Poi, bisogna tornare indietro di qualche anno per ritrovare coppie-goal interiste con più di 30 reti messe a segno. Nella stagione 2008 /2009 Zlatan Ibrahimovic e Mario Balotelli segnarono insieme 33 goal, ma anche in questo caso a livello di coppia il bilancio è nettamente sbilanciato, con lo svedese a quota 25 e l’italiano a 8.

Poi altro balzo indietro per ritrovare una coppia da più di 30 goal in Serie A in un’unica stagione. Siamo nel 2002/2003 e la coppia formata da Vieri e Recoba segna 33 goal insieme. La stagione precedente, quella del 5 maggio, Vieri e Kallon si fermarono a 31 goal.

Nella stagione 1997/1998 la coppia-goal che spicca è quella formata da Ronaldo il Fenomeno e Youri Djorkaeff che insieme mettono a segno 33 goal in quella Serie A. Ricordiamo ancora una volta che stiamo prendendo ad esame soltanto i goal segnati in campionato.

Dopo di ciò, ci fermiamo, perché i campionati si giocavano su 34 partite e non su 38 ed il paragone sarebbe quindi non omogeneo. Ma vi assicuriamo che è veramente difficile trovare altre coppie offensive dell’Inter capaci di mettere a segno i numeri siglati da Lautaro Martinez e Romelu Lukaku.

Arturo Vidal, Romelu Lukaku, Lautaro Martínez Inter BeneventoGetty

Quindi, tralasciando il parere soggettivo e la caratura totale dei giocatori, possiamo dire che sì, quella formata da Laurato Martinez e Romelu Lukaku è la migliore coppia offensiva (proprio come insieme di due attaccanti che giocano insieme) della storia recente dell’Inter, e forse non solo di quella recente. Perché è vero che ad esempio Icardi e Perisic segnarono 40 goal nel 2018, ma i due non formavano una coppia, ma una prima punta e un esterno d’attacco. Ed infatti chiudiamo con un dato che mette la ciliegina sulla torta: per la prima volta dal 1958/59, l’Inter ha due giocatori con almeno 15 goal segnati in una stagione di Serie A; in quell’occasione, Eddie Firmani chiuse a 20 reti, mentre Antonio Angelillo ne fece 33. Stiamo parlando di 62 anni fa.

Questo, ribadiamo, non vuol dire che non ci siano stati all’Inter attaccanti migliori di Lukaku e Lautaro, anzi, ma a livello di coppia vera e propria i due non hanno rivali. Sembrano un solo unico giocatore complementare, fatto delle caratteristiche del belga e dell’argentino. Questa coppia d’attacco dell’Inter è senza dubbio il simbolo vero e proprio dello Scudetto tanto ricercato e atteso dalla squadra nerazzurra.

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