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Jesé Real MadridGetty Images

Lo scontro con Mourinho, gli infortuni, la carriera reggae: la caduta di Jesé

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Alberto Toril è un uomo che conosce il Real Madrid come pochi altri. Prima tecnico dell'accademia del club, poi allenatore della squadra C e infine sulla panchina del Castilla, dove ha visto passare centinaia di talenti.

Guardandosi indietro però, intervistato in esclusiva da Goal, non ha dubbi nell'indicare il giocatore più dotato incrociato negli anni a Madrid: Jesé Rodriguez.

“Fisicamente aveva tutto. Era forte, veloce e potente. Anche tecnicamente a quell'età ho intravisto grandi possibilità".

Jesé era uscito dall'accademia del Real e aveva catturato le attenzioni di tutti i suoi allenatori, non solo di Toril.

“Io dovevo vedere i giocatori giorno per giorno. Tutti parlavano di Jese e dicevano che se avesse continuato la sua crescita sarebbe diventato un calciatore importante. Si è subito distinto dal resto dei compagni, con la palla tra i piedi prendeva sempre la decisione più giusta.

Nato a Las Palmas, Jese piaceva molto anche al Barcellona ma ha firmato per il Real Madrid quando aveva solo quattordici anni. Ha debuttato col Castilla nel 2011 ed è stato subito paragonato a Cristiano Ronaldo.

Jese Cristiano Ronaldo Real Madrid GFXGetty/Goal

Attaccante molto versatile, dopo aver fatto l'esterno nelle giovanili, col Castilla ha giocato da falso nueve. Molte caratteristiche facevano pensare che potesse diventare l'erede del campione portoghese. Questo ingombrante paragone ha pesato molto su Jese, secondo Toril, così come diventare padre da adolescente.

"Quando si è unito al Castilla aveva solo 17 anni, pensava solo al calcio ma alla fine della stagione ha avuto il suo primo figlio. Questo l'ha fatto crescere e maturare".

L'ascesa di Jesé è continuata, tanto che è stato promosso in Prima squadra nella stagione 2011/12 e ha debuttato col Real Madrid il 18 dicembre 2011 all'età di 18 anni, sostituendo proprio Ronaldo durante una partita di Coppa del Re.

A fermare il suo percorso è stato un allenatore: José Mourinho. Lo Special One riteneva che il Castilla giocasse in modo diverso dal Real Madrid e non ci fosse spazio per Jesé, che nel 2013 si era lamentato per lo scarso utilizzo. Secondo Toril la testardaggione di Mourinho è stata decisiva.

“Il nostro compito era spiegargli quali giocatori della seconda squadra fossero più pronti, Jesé era uno di quelli di cui gli parlavamo di più. Così come gli parlavamo di Carvajal, Morata e Nacho. Molte volte però gli allenatori della Prima squadra preferiscono scoprire da soli i giocatori. Jesé si è scontrato con la personalità di Mourinho, non so se Mourinho sia stato ingiusto con lui".

Mourinho ha lasciato il Real Madrid nell'estate del 2013, sostituito da Ancelotti, mentre Jesé ha rinnovato il contratto per un milione di euro netto all'anno con l'inserimento di una clausola rescissoria da 200 milioni di euro.

Ancelotti, a differenza del predecessore, era un grande ammiratore di Jesé, anche se secondo Toril al tecnico italiano non era rimasta molta scelta.

“Ad appena 18, 19 anni dominava in Segunda. La sua crescita è stata impressionante. Dopo pochissimo tempo già si discuteva se dovesse giocare al posto di Bale, per cui Ancelotti è stato praticamente costretto a schierarlo. Ma sfortunatamente poi ha subito un grave infortunio".

Il 18 marzo 2014 infatti Jesé ha riportato la rottura completa del legamento crociato anteriore che lo ha tenuto fuori nove mesi. Quindi è finito di nuovo ai margini della Prima squadra collezionando 23 presenze nel 2014/15, di cui solo tre da titolare.

Nella stagione successiva, prima con Rafa Benitez in panchina e poi con Zinedine Zidane, le cose non sono andate molto meglio nonostante facesse parte della squadra che ha vinto due Champions League. Così è arrivata la cessione al PSG per 20 milioni di euro nell'estate del 2016. Un trasferimento su cui, come si evince dalle dichiarazioni a 'Le Parisien', Jesé era molto ottimista.

"Cavani è un grande giocatore ma non sono il suo sostituto, dobbiamo lottare tutti per una maglia. Vengo a Parigi per giocare tutte le partite anche se so che qui ci sono tanti bravi calciatori".

Il talento della Spagna Under 21 ha però faticato a convincere Unai Emery, tanto che dopo pochi mesi già si parlava di una cessione in prestito a un altro club.

Jese PSG GFXGetty/Goal

Il presidente del Las Palmas, intervistato da 'Las Provincias' nel gennaio 2017, ha smentito un possibile trasferimento di Jesé nel club della sua città natale.

"Lo vogliono Liverpool, Milan e Roma. Sono pronti a pagare il suo ingaggio, noi non possiamo permettercerlo. Vuole venire al Las Palmas, ma è del PSG e guadagna molto".

Jesé è sempre stato vicino alla sua famiglia, ha i nomi dei genitori tatuati sulle mani e aveva promesso al padre che avrebbe potuto smettere di lavorare appena lui fosse diventato un calciatore professionista, cosa che è in effetti avvenuta quando ha firmato per il Real Madrid.

Nel gennaio 2017, non riuscendo a trovare spazio nel PSG, Jesé si è trasferito proprio al Las Palmas con la formula del prestito. Il primo di una lunga serie che lo hanno visto vestire le maglie di Stoke City, Real Betis e Sporting prima di andare via definitivamente nel 2020. Toril ha spiegato i problemi incontrati da Jesé con il grave infortunio ai tempi del Real.

"Ha dovuto combattere con un'infezione, non è stato un recupero standard. Quando non giochi per così tanto tempo diventa difficile ritornare ai tuoi livelli".

Mentre girava per l'Europa, anche la vita privata è diventata un fattore nella carriera di Jesé. Durante il periodo allo Stoke, ad esempio, è stato costretto a tornare più volte alle Canarie per stare vicino al terzo figlio Nyan, nato prematuro, prima di ricevere un congedo non retribuito a maggio. In Premier League ha avuto problemi anche in campo, come quando ha lasciato lo stadio in anticipo perché non era stato utilizzato dall'allenatore durante la partita.

Jese Stoke City GFXGetty/Goal

A Jese di certo non è mai mancata l'autostima, tanto da accettare il paragone con Cristiano Ronaldo quando ha vestito la maglia dello Sporting nonostante nel frattempo avesse già iniziato la nuova carriera nel mondo della musica.

Jese ha pubblicato pezzi reggae come solista col nome di Jey M e fa parte del gruppo musicale Big Flow. Tutte distrazioni che secondo Toril non si sarebbe mai concesso, se avesse sfondato al Real Madrid.

“Quando ha lasciato Madrid la sua vita è cambiata e ha iniziato ad avere altri hobby, come la musica".

All'inizio di quest'anno Jesé è tornato definitivamente al Las Palmas dopo che il contratto col PSG è stato rescisso. Il suo obiettivo è quello di ripartire con la squadra di casa, ma ormai è chiaro che il suo talento sia andato sprecato. Un vero peccato, secondo Toril.

“Se lo conosci è un ragazzo umile, gentile e affettuoso, molto diverso da quello che appare all'esterno. Ha condotto una vita disordinata, ma è molto vicino alla gente. Dei giovani calciatori che ho visto, è il più talentuoso".

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